2017_09_30 Vespri musicali in San Maurizio

Coro delle monache, Chiesa di San Maurizio al Monastero maggiore (corso Magenta, 15)
Vespri musicali in San Maurizio


Sabato 30 settembre 2017 ore 18.30
Musica al tempo di Lutero
musiche di Cavazzoni, Schlick, Cabezon
Lorenzo Ghielmi organo Antegnati 
Biglietto unico € 10

Sabato 7 ottobre 2017_10_07 ore 18.30
Lignum habet spem
Polifonia femminile tra ispirazione gregoriana e contemporaneità europea 
Virgo vox Ensemble
Biglietto unico € 15

Sabato 14 ottobre 2017_10_14 ore 18.30
Le sonate per violino e clavicembalo di J. S. Bach
Musiche di J.S. Bach e Haendel
Chiara Zanisi violino
Giulia Nuti clavicembalo
Biglietto unico € 15

Sabato 28 ottobre 2017_10_28 ore 18.30
La Missa In illo tempore di MonteverdiEnsemble Biscantores
Luca Colombo direttore
Biglietto unico € 15

Prosegue poi nel 2018

2017_10_06 Accademia Perosi, appuntamenti musicali

Accademia di Alto Perfezionamento Artistico Musicale "L. Perosi" - onlus
CORSO DEL PIAZZO 24
13900 - Biella BI - ITALY

Martedì 3 ottobre 2017 ore 18,15
Bogino's Class Piano Recital
Saggio degli allievi del Corso Speciale di Alto Perfezionamento in Pianoforte
musiche di Galuppi e Brahms
sala concerti I piano - palazzo gromo losa
ingresso libero e gratuito

Venerdì 6 ottobre 2017 alle ore 20,45
sala concerti I piano - accademia perosi 
Orgel duo con basso continuo
Passeggiata barocca in Germania, Francia e Italia

Il Duo Putrino-Tarizzo nasce dall’incontro artistico di un musicista-pittore con un musicista che ama la matematica, l’armonia e le architetture contrappuntistiche. Il risultato è il frutto di una continua ricerca integrativa delle inclinazioni individuali.

Venerdì 6 ottobre alle ore 20,45 l’Orgel duo si esibirà a Palazzo Gromo Losaarricchendo la sua formazione con Amedeo Fenoglio, violoncellista che ha all’attivo numerose collaborazioni con importanti orchestre quali l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra della Svizzera Italiana e l'Orchestra del Teatro Regio di Torino.

Una passeggiata tra le musiche barocche della Germania di Johann Sebastian Bach e Jeorg Philipp Telemann passando per la Francia del brillante flautista Michelle Blavet per poi arrivare in Italia, con le composizioni di G.B. Platti e Antonio Vivaldi.

Per l’occasione, Paolo Tarizzo suonerà un organo portativo di proprietà della Chiesa San Filippo di Torino. Questo strumento affascinante, seppur di dimensioni più ridotte rispetto all’organo, presenta una struttura analoga a quella dello strumento nelle sue dimensioni originali. Ebbe la sua massima diffusione nei secoli XIII-XV in Europa, dove veniva impiegato nella musica polifonica, per eseguire le parti acute.

Info su http://www.accademiaperosi.org/

2017_10_05 TEATRO LIBERO calendario completo stagione 2017-2018


TEATRO LIBERO
STAGIONE DI PROSA 2017/18

ORARI SPETTACOLI
Salvo diverse indicazioni, gli spettacoli vanno in scena
dal lunedì al sabato alle ore 21.00 e domenica alle ore 16.00.
Da maggio 2018 invece tutti i giorni alle ore 21.00.

Giovedì 05 Ottobre 2017_10_05
Venerdì 06 Ottobre 2017_10_06
Sabato 07 Ottobre 2017_10_07
Domenica 08 Ottobre 2017_10_08
Lunedì 09 Ottobre 2017_10_09
Martedì 10 Ottobre 2017_10_10
5-10 ottobre 2017/prima nazionale
Effetto Morgana-compagnia in residenza TLLT
40 GRADI
drammaturgia e regia Andrea Maria Brunetti
con Fabio Banfo, Luigi Guaineri, Roberto Testa
assistente alla regia Serena Piazza
Due uomini, due attori russi, sullo sfondo della violenza e della criminalità degli anni ’90 si trovano, alla fine di una tournée invernale nella provincia battuta dal vento e dalla neve, bloccati in un paesino sperduto del nord, in una misera stanza ammobiliata. Qui, reduci da una apocalittica bevuta, senza un rublo in tasca, abbandonati dalla loro stessa Compagnia ripartita per San Pietroburgo, incontrano un uomo che vuole aiutarli: a patto che loro non facciano nulla per ricambiare il suo gesto. Ma i due senza saperlo gli salvano la vita, e l’uomo ora vuole riscuotere a tutti i costi ciò che gli è dovuto. Quaranta sono i gradi della vodka; quaranta sotto zero sono i gradi a cui scende la temperatura nella provincia russa, dove i due attori malandati stanno mettendo in scena il Macbeth di Shakespeare. Siamo nel post “perestroyka”, la ricostruzione attesa con speranza quasi mistica. Il dialogo è serrato: galleggia nell’alcol alimentando e distorcendo riflessioni su Dio, sull’arte, sulla morale, sul senso della vita. Il tutto con lo slancio tipico della “russkaja ducha”, l’anima russa, vera protagonista di questo atto unico.

Mercoledì 11 Ottobre 2017_10_11
ATIR/Piccolo Teatro di Milano- spettacolo–ospite
MAESTRO!
Memorie di un guitto
di e con Stefano de Luca
La storia di un giovane attore e del suo indimenticabile incontro con Giorgio Strelher. In un racconto sfacciatamente autobiografico che passa dall'aneddoto alla citazione, dal ricordo alla riflessione, il regista Stefano de Luca ci trasporta nel cuore di un'esperienza irripetibile: l'incontro con uno dei più grandi maestri del teatro. “Da anni ormai sento la necessità, quasi l'urgenza, di raccontare qualche frammento dell' esperienza vissuta nell'arco di dieci anni accanto a Strehler - racconta - E ho deciso di dare forma teatrale a questi ricordi e a queste riflessioni e di presentarle al pubblico in forma di monologo. Lo spettacolo si snoda tra coincidenze, innamoramenti e segni premonitori. E’ la storia di un giovane attore giunto a Milano sul finire degli anni '80, alla scuola del più famoso regista europeo, e di alcune grandi lezioni di teatro e di vita apprese nei modi più curiosi e imprevedibili.

Giovedì 12 Ottobre 2017_10_12
Venerdì 13 Ottobre 2017_10_13
Sabato 14 Ottobre 2017_10_14
Domenica 15 Ottobre 2017_10_15
Lunedì 16 Ottobre 2017_10_16
Martedì 17 Ottobre 2017_10_17
Carolina Reaper
IN.TER.NOS.
Indagine – Li hai visti? – Pigiama party
drammaturgia Livia Castiglioni
regia Patrizio Luigi Belloli
con Silvia Giulia Mendola, Francesco Meola, Elena Scalet
musiche Gipo Gurrado
luci Daniel Tummolillo
“Indagine” – “Li hai visti?” – “Pigiama party”: tre brevi atti unici caratterizzati da un sottofondo di inquietudine ed estraneità. Ogni episodio nasce e si conclude in un interno, una stanza. Da una quotidianità rassicurante emergono con prepotenza sfumature di debolezze e fragilità al limite del sopportabile. Un basso continuo di sussurri, grida soffocate che risuonano come un vago rumore di fondo a tratti assordante. In INDAGINE, due agenti di polizia si trovano a interrogare una ragazza riguardo misteriosi avvenimenti accaduti la notte prima a una festa di compleanno. LI HAI VISTI? ci racconta invece il progressivo isolamento che una giovane coppia costruisce attorno alla propria abitazione per il terrore che scatena la comparsa di quattro sinistri individui. PIGIAMA PARTY si apre con l’atmosfera leggera di una serata tra amici dove, tra cioccolata calda e sogni ad occhi aperti, aleggiano vecchie leggende metropolitane e storie dell’orrore. E forse basta l’anta di un armadio malmessa per trascinarci in un epilogo ai confini della realtà.

Mercoledì 18 Ottobre 2017_10_18
Giovedì 19 Ottobre 2017_10_19
Venerdì 20 Ottobre 2017_10_20
Sabato 21 Ottobre 2017_10_21
Associazione Culturale Anfiteatro
ARIA-Una fiaba sulla libertà
scritto da Francesco Niccolini
regia Roberto Aldorasi
con Naya Dedemailan
scene Antonio Panzuto
Una mattina apri la porta di casa e trovi un regalo inatteso. Troppo bello per essere capitato proprio a te. È quello che accade a Liguor, il protagonista di questa storia: un piccolo uomo che vive su di un'isola triste, piena di divieti, compreso ridere e nuotare in mare. Chi sgarra fa una brutta fine. Ma oggi è il giorno fortunato di Liguor: dietro la porta di casa trova una bambina appena nata. Bella, sorridente, tranquilla e così leggera che deciderà di chiamarla Aria. “ARIA” è una fiaba moderna sulla libertà di espressione, sulla fuga dall’oppressione, dalla dittatura, dai divieti, sul rapporto padre e figlia. Aria è un monito a tutti noi, un invito a guardare oltre.

Domenica 22 Ottobre 2017_10_22
Lunedì 23 Ottobre 2017_10_23
Martedì 24 Ottobre 2017_10_24
Mercoledì 25 Ottobre 2017_10_25
ARCUS Milano – Università degli Studi di Milano
DISSOLVENZE INCROCIATE
da Harold Pinter
regia e adattamento Claudio Marconi
con Sergio Longo, Omar Nedjari, Marika Pensa, Daniele Santisi
assistente alla regia Paola Arcuria
scene e costumi Claudio Marconi e Paola Arcuria
luci Giuseppe Amato
Ci sono scrittori che sanno davvero descrivere la vita, altri che senza descriverla ce la raccontano, altri ancora sono scrittori dell’istante, del frammento isolato del nostro inquieto e approssimativo procedere nell’esistenza. Uno di questi ultimi grandi fotografi-scrittori è Harold Pinter. Il nostro racconto è fatto di imperscrutabili incroci di voci che si dissolvono nel non-sense dell’attimo che ci sfugge. Pinter ha fissato nelle sue istantanee una realtà resa surreale dall’estrapolazione illogica dal contesto di riferimento. Un’umanità scossa che vaga attraverso discorsi sospesi spesso non destinati a concludersi, ma solo a dissolversi insieme ai sogni, alle emozioni, alle tensioni che li hanno generati. Queste strane “dissolvenze incrociate” sono qui inanellate come piccole perle con la stessa meticolosa incoerenza con cui Pinter ha scattato negli anni le sue istantanee, archiviandole sotto forma di radiodrammi, short stories, fino a farle catalogare - dagli altri - addirittura come atti unici.

Giovedì 26 Ottobre 2017_10_26
Venerdì 27 Ottobre 2017_10_27
Sabato 28 Ottobre 2017_10_28
Domenica 29 Ottobre 2017_10_29
Lunedì 30 Ottobre 2017_10_30
Martedì 31 Ottobre 2017_10_31
Teatrouvaille
EROTICA LINEA GOTICA
di Stefano Braschi
regia Stefano Cordella
con Monica Faggiani, Francesca Gemma, Paola Giacometti, Chiara Serangeli
in collaborazione con Centro di produzione teatrale ELSINOR
Erotica-Linea-Gotica prende spunto dai racconti di mamme, nonne e zie sul passaggio del fronte nell'autunno 1944, ma anche da qualche racconto confuso del nonno della prima guerra. Gli orrori sono fuori della porta, ma piovono anche dal soffitto, insieme con le bombe e le granate, soldati da ogni angolo del globo bussano alla porta, buoni e cattivi ma pur sempre uomini. Ed insieme alla guerra, gli amori o i desideri d’amore, di cui i racconti delle zie, allora ragazze, erano traboccanti. La scena è ambientata in una piccola chiesetta di Cà Baccagli, in Emilia Romagna, adiacente alla villa padronale requisita dai tedeschi. Dentro vi si sono asserragliate una madre, una zia zitella e due figlie, Il filo rosso di questo spettacolo è il rapporto con il corpo. Il corpo maciullato e deformato dei soldati in guerra in contrasto con le forme e la tensione genuinamente erotica delle protagoniste. La curiosità verso il corpo dell'altro censurata dal senso del pudore e dalle rigidità culturali dell’epoca. La religione e il sesso.

Giovedì 02 Novembre 2017_11_02
Venerdì 03 Novembre 2017_11_03
Sabato 04 Novembre 2017_11_04
Domenica 05 Novembre 2017_11_05
Lunedì 06 Novembre 2017_11_06
Martedì 07 Novembre 2017_11_07
Giorni Dispari Teatro
LUDOVICO SECONDO LUDOVICO
scritto e diretto da Vittorio Bizzi
con Leonardo Lempi, Sarah Collu, Andrea Benvenuto e Nicolas Errico
assistente alla regia Jacopo Girardi
scene Debora Palmieri
costumi Officine Red Carpet Teatro
suono Alessandro Cerea
luci e audio Stefano Capra
Ludwig II di Baviera: il re pazzo. Un mito che si rinnova tra follia e grandezza, tra sogno e realtà, e costruisce castelli sempre più in alto, tra le aquile. O solo nella sua mente. Una storia di narcisismo, inquietudine, insoddisfazione e solitudine, ma soprattutto la storia di una visione delle cose, di un uomo nel mondo diverso dal mondo. Questa pièce si allontana dall'oggettività storica e propone una visione interna di Ludwig, portando fuori dal corpo del re il teatro magico delle sue visioni, materializzando l'inferno dei rapporti umani. Un grezzo simbolismo da ragazzi di oggi di una periferia metropolitana, Los Angeles, banlieue di Marsiglia o Quarto Oggiaro, che improvvisano rituali crudeli di sesso, di vita e di morte per sfuggire alla noia. Quattro attori interpretano una dozzina di personaggi. Ludovico, capetto controverso di una microsocietà alla deriva, risponde anch’egli al carattere crudo della messinscena: una ricerca personale e artigianale fatta con quello che si ha a disposizione, perché una società ai margini utilizza ogni oggetto che ha, di recupero, riciclo, assemblato da materiale con funzioni originarie anche molto lontane.

Giovedì 09 Novembre 2017_11_09
Venerdì 10 Novembre 2017_11_10
Sabato 11 Novembre 2017_11_11
Domenica 12 Novembre 2017_11_12
Lunedì 13 Novembre 2017_11_13
Martedì 14 Novembre 2017_11_14
Mercoledì 15 Novembre 2017_11_15
Giovedì 16 Novembre 2017_11_16
Fenice dei Rifiuti
LA BISBETICA DOMATA - L'anarchia dell'obbedienza
liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare
drammaturgia e regia Alessandro Veronese
con Alessandro Veronese e cast in via di definizione
produzione Fenice dei Rifiuti
Prendi il mio corpo. Coloralo di bianco, e sarò sposa. Coloralo di azzurro, e sarò oceano. Coloralo di rosso, e sarò sangue. Coloralo di nero, e sarò lutto. Ti guardo immobile, goffo manichino. Per convincerti, anche questa volta, che io ti abbia obbedito. Una rilettura del testo originale, in cui lo sguardo del regista Alessandro Veronese si sposta sul tema della dittatura in un continuo ribaltamento di piani tra verità autentica e verità raccontata. Lo spettatore è condotto per mano da alcune donne travestite da croupiers all’interno di una sfavillante casa da gioco il cui premio finale è il corpo delle giovani sorelle Caterina e Bianca. L’arte del travestimento è la chiave di lettura del gioco: nulla è come sembra. I tavoli sono in realtà luccicanti prigioni, con catene legate alle caviglie degli spettatori. Le croupiers non smettono mai di esercitare il loro controllo mentale nei confronti dei partecipanti al gioco, in una continua e massacrante corsa al rilancio.

Sabato 18 Novembre 2017_11_18
Domenica 19 Novembre 2017_11_19
Lunedì 20 Novembre 2017_11_20
Martedì 21 Novembre 2017_11_21
Mercoledì 22 Novembre 2017_11_22
Giovedì 23 Novembre 2017_11_23
Strutture Primarie
MADAME BOVARY
scritto e diretto da Luciano Colavero
con Chiara Favero
scenografia Alberto Favretto e Marcello Colavero
suono Michele Gasparini
luci Elisa Bortolussi
costumi Stefania Cempini
Madame Bovary: il titolo è una trappola. Quando ho cominciato a scriverlo questo testo non era nemmeno Madame Bovary, era solo un breve monologo nato dalla lettura di “Consumo dunque sono” di Zygmunt Bauman. Poi ho capito che quel materiale poteva dialogare con il romanzo di Flaubert. Ho osato una riscrittura radicale. Ho imprigionato Emma nel momento del suicidio e ho scritto un monologo per dissezionarla ed estrarne il cuore: il suo desiderio di essere altrove, di vivere un’altra vita, di essere qualcun altro. Quando si è trattato di metterlo in scena volevo che fosse un lavoro completamente incentrato sulla recitazione: ho intrappolato l’attrice in una pedana lunga 4 metri e larga 50 centimetri, un palcoscenico troppo stretto per recitare, dal quale non scende mai per tutta la durata dello spettacolo. Quando immagino madame Bovary vedo una donna che ha fame, vedo una donna drogata di desiderio. La sua droga non sono gli oggetti, la sua droga è l’immagine, la visione, il sogno di ciò che non possiede. Lei vede qualcosa che non ha, lo desidera e corre. Il desiderio l’avvelena ma nello stesso tempo la rende viva.

Venerdì 24 Novembre 2017_11_24
Sabato 25 Novembre 2017_11_25
Domenica 26 Novembre 2017_11_26
Rassegna Palco Off
Mana Chuma Teatro
COME UN GRANELLO DI SABBIA
testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con Salvatore Arena
scene Aldo Zucco
musiche originali Luigi Polimeni
disegno luci Stefano Barbagallo
assistente alla regia Ylenia Zindato
Giuseppe Gulotta, giovane muratore, viene arrestato e costretto a confessare l'omicidio di due carabinieri in provincia di Trapani. Il delitto nasconde un mistero indicibile: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti traffici di armi e droga. Gulotta ha vissuto 22 anni in carcere da innocente e 36 anni di calvario con la giustizia. Non è mai fuggito, ha lottato a testa alta, restando lì come un granello di sabbia all’interno di un enorme ingranaggio. La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando, come trovasse per la prima volta qualcuno disposto ad ascoltare, la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, i colpevoli silenzi, i pregiudizi, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in una restituzione finale della propria umile e alta identità. Lo fa alternandosi a voci secondarie, ma necessarie: un vicequestore illuminato, schiacciato anche lui dall’ingranaggio, l’ufficiale dell’arma, regista occulto delle torture, la moglie Michela, i genitori.

Giovedì 30 Novembre 2017_11_30
Venerdì 01 Dicembre 2017_12_01
Sabato 02 Dicembre 2017_12_02
Domenica 03 Dicembre 2017_12_03
Lunedì 04 Dicembre 2017_12_04
Martedì 05 Dicembre 2017_12_05
Mercoledì 06 Dicembre 2017_12_06
Giovedì 07 Dicembre 2017_12_07
Venerdì 08 Dicembre 2017_12_08
Sabato 09 Dicembre 2017_12_09
Domenica 10 Dicembre 2017_12_10
Lunedì 11 Dicembre 2017_12_11
Martedì 12 Dicembre 2017_12_12
Teatro dell'Allodola
PASSI
di Antonio Alamo
regia Tiziana Bergamaschi
con Valentina Ferrari, Marisa Miritello, Elisabetta Torlasco, Greta Zamparini
Una madre e una figlia. E alcuni scarafaggi parlanti. Tutti vivono nella stessa casa, seppur in luoghi diversi. Nuria, la figlia, vuole liberare l’appartamento dove vive la madre ma Carmen, la madre, non vuole assolutamente lasciare la sua casa. La demenza senile le permette di sentir parlare gli scarafaggi tra di loro. Il fatto che parlino non importa nulla. Il problema è solo come sterminarli. Antichi rancori e nuovi destini attendono donne e scarafaggi. In questo testo l’autore abbandona statisti e inventori per dare voce e spazio a persone e fatti quotidiani. Ma il dramma è sempre lo stesso: gli umani rischiano di distruggere se stessi e l’ambiente in cui vivono perché sono incapaci di ascoltare e comunicare, ognuno preso dai suoi egoismi dalle sue esigenze. Su questa linea narrativa si sviluppa il tema doloroso del rapporto vecchi/giovani attraverso le difficoltà di comunicazione dovute a uno stato alterato di coscienza come può essere la demenza senile o l’Alzheimer.

Giovedì 14 Dicembre 2017_12_14
Venerdì 15 Dicembre 2017_12_15
Sabato 16 Dicembre 2017_12_16
Domenica 17 Dicembre 2017_12_17
Lunedì 18 Dicembre 2017_12_18
Martedì 19 Dicembre 2017_12_19
Effetto Morgana
SEMMELWEIS-Breve storia dell'Igiene
di e con Fabio Banfo
regia Serena Piazza
produzione Effetto Morgana
Considerato il Galileo della medicina, per la sua scoperta rivoluzionaria e per l'ostilità che gli procurò, il dottor Semmelweis è uno di quegli uomini che la storia ha dimenticato. Ignac Semmelweis, nei primi anni dell'800, nel cercare di combattere la febbre puerperale che mieteva decine e decine di vittime nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Vienna, scopre la contaminazione batterica per pura intuizione. Semmelweis arriva a questa scoperta solo attraverso l'osservazione empirica, verificando come nel suo ospedale, più che in altri, le puerpere muoiano a causa di febbre post parto ed incrociando questo dato con il fatto che i medici dissezionavano i cadaveri nell'attiguo reparto di anatomia prima di passare a visitare le partorienti. La sua scoperta lo porterà a fare una richiesta alle autorità ospedaliere: disinfettarsi le mani prima di entrare in ostetricia. Questa semplice richiesta gli arrecherà scherno e danni alla carriera, fino al suo allontanamento dall'ospedale.

Giovedì 21 Dicembre 2017_12_21
Venerdì 22 Dicembre 2017_12_22
Sabato 23 Dicembre 2017_12_23
Rassegna Palco Off
La Memoria del Teatro
VIRGINEDDA ADDURATA
regia Nicola Alberto Orofino
di Giuseppina Torregrossa
con Egle Doria e Francesca Vitale
voce fuori campo Fiorenzo Fiorito
disegno luci Simone Raimondo
costumi Monia Torchia
IN SOSTITUZIONE DELLO SPETTACOLO “IL NOSTRO AMORE SCHIFO”
Rosalia visse gran parte della sua vita nel silenzio di una grotta, prima nei pressi di Agrigento, poi a Palermo. Abituata al silenzio, del tutto priva di condizionamenti di culture, media e tendenze dominanti, ma anche di controculture e di controtendenze. Una donna misteriosa, della cui vita si sa pochissimo e che fu conosciuta solo dopo la sua morte per il miracolo della guarigione palermitana dall’epidemia di peste che colpì la città nel 1624. Lo spettacolo prende spunto da un fatto di cronaca avvenuto a Trapani qualche anno fa. Un marito, con la complicità della sua amante, trascina in un agguato la moglie, al nono mese di gravidanza, le spacca la testa, la cosparge di benzina e poi le dà fuoco. Le protagoniste della storia, prima che la tragedia si compia, vanno tutte supplici dalla “Santuzza”. Nel confronto il confine tra bene e male si appanna, le donne si fidano e confidano nella Santa, la quale di rimando, brutalmente, ammonisce che spesso le cose, più che dal cielo, vanno risolte sulla terra.
Mercoledì 27 Dicembre 2017_12_27
Giovedì 28 Dicembre 2017_12_28
Venerdì 29 Dicembre 2017_12_29
Sabato 30 Dicembre 2017_12_30
Domenica 31 Dicembre 2017_12_31
Mò.Mì
COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA
di Dario Fo e Franca Rame
diretto e interpretato da Lidia Miceli e Alessandro Moser
aiuto regia Alessandro Natale
scene Paolo Pioppini
disegno luci Rocco Giordano
Un emozionante e irriverente viaggio all'interno delle dinamiche di coppia. Un uomo e una donna dopo anni di matrimonio rigorosamente monogamo provano ad aprirsi verso estemporanee relazioni sentimentali. Un equilibrio familiare compromesso. I rapporti fugaci e i maldestri tentativi di suicidio. La speranza offerta da un nuovo legame e un tardivo rimpianto che sfocia quasi in pazzia. Portata al successo da Dario Fo e Franca Rame, l’opera viene riproposta restituendo tutta la comicità propria del testo originale, nel quale s’innestano riflessioni e considerazioni di vibrante attualità.

Mercoledì 10 Gennaio 2018_01_10
Giovedì 11 Gennaio 2018_01_11
Venerdì 12 Gennaio 2018_01_12
Sabato 13 Gennaio 2018_01_13
Domenica 14 Gennaio 2018_01_14
Lunedì 15 Gennaio 2018_01_15
Martedì 16 Gennaio 2018_01_16
Mercoledì 17 Gennaio 2018_01_17
Giovedì 18 Gennaio 2018_01_18
Venerdì 19 Gennaio 2018_01_19
Sabato 20 Gennaio 2018_01_20
Domenica 21 Gennaio 2018_01_21
Lunedì 22 Gennaio 2018_01_22
Martedì 23 Gennaio 2018_01_23
Compagnia Teatro Binario 7
COME SONO DIVENTATO STUPIDO
di Martin Page
drammaturgia e regia Corrado Accordino
con Corrado Accordino, Chiara Tomei, Alessia Vicardi e lo Stupido
assistente alla regia Valentina Paiano
scene e costumi Maria Chiara Vitali
Antoine ha una grave malattia: l’intelligenza. E’ una persona particolarmente dotata, fisiologicamente più sensibile e acuta della media, e ha capito che il suo spirito inquieto e la sua curiosità intellettuale lo condannano al mal di vivere. Tenta quindi varie strade per risolvere la sua difficoltà a partecipare alla vita fino a quando prenderà la decisione definitiva: diventare stupido. Ma non è così facile: il percorso è più accidentato di quanto sembri. Lui vorrebbe dimenticare di capire, appassionarsi alla quotidianità, credere nella politica, comprare bei vestiti, seguire gli avvenimenti sportivi, fantasticare sull’ultimo modello di automobile, guardare con interesse e partecipazione emotiva i programmi televisivi. Vorrebbe tutto questo. E soprattutto vorrebbe stare bene con gli altri, non capirli ma essere come loro, fra di loro, uno di loro, e come loro condividere le stesse cose.
Venerdì 26 Gennaio 2018_01_26
Sabato 27 Gennaio 2018_01_27
Domenica 28 Gennaio 2018_01_28
Rassegna Palco Off
Briglia d'Oro Teatro
MOZZA
di e con Claudia Gusmano
aiuto regia Laura Palmeri
musiche Ermanno Dodaro
luci Michelangelo Vitullo
scenografia Martina Picchioni e Letizia Cascia
C’è una giovane donna in mare sulla prua di un peschereccio. Una generazione di marinai la sua, a partire dal nonno, che il mare “ce l’aveva dentro” perché lo aveva bevuto tutto durante la sua vita. Con la sua morte, il destino di Mozza si palesa. Un sintomo di malessere dietro l’altro, analisi del sangue, un urlo liberatorio, insegnato dal nonno per farle tornare il sangue in corpo che le era stato tolto, viene scambiato per un sintomo di follia. Lo psicologo dice: “c’è una sola cura e il da farsi è chiaro: Mozza a mare deve stare”. Il suo peschereccio, dotato di un campanaccio da suonare in caso di emergenza, manca di una parte fondamentale: il timone. Escludendo categoricamente la richiesta di aiuto, non c’è più nulla che dipenda dalla sua volontà, né tornare né proseguire.
Giovedì 01 Febbraio 2018_02_01
Venerdì 02 Febbraio 2018_02_02
Sabato 03 Febbraio 2018_02_03
Domenica 04 Febbraio 2018_02_04
Lunedì 05 Febbraio 2018_02_05
Martedì 06 Febbraio 2018_02_06
Giorni Dispari Teatro
FRIDA K
testo di Serena Nardi tratto dagli scritti di Frida Kahlo
regia Serena Nardi
con Sarah Collu e Serena Nardi
coreografie Lara Guidetti
video Vittorio Bizzi
musiche originali Alessandro Cerea
scene e costumi Officine Red Carpet Teatro
Una messa in scena che prende il via dai fatti biografici, così come Frida stessa li racconta nei numerosi scritti che ha lasciato, ma non vuole esserne un racconto. Gli episodi che segnarono l’esistenza di questa donna straordinaria sono la partitura su cui si costruisce una scena che squarcia la tela di nuvole dipinte per mostrarci la forza e la tenacia con cui Frida si aggrappava alla vita, che la morte le contendeva fin dall’adolescenza. Frida ci viene mostrata letteralmente appesa a una serie di nastri rosso sangue, da cui pendono, come tanti tarocchi che già hanno rivelato ciò che dovevano rivelare, dettagli di alcuni dipinti famosi. Compagna di gioco sarà la morte, venuta a prenderla questa volta senza possibilità di appello. In una danza di ricordi scambiati – a volte leggeri, spesso crudelmente dolorosi ma sempre veri – Frida e la Morte si palleggeranno i racconti, le impressioni, le emozioni e i sentimenti, in un’atmosfera spesso grottesca e dissacrante che tutto cerca, fuorché il melodramma.
Giovedì 08 Febbraio 2018_02_08
Venerdì 09 Febbraio 2018_02_09
Sabato 10 Febbraio 2018_02_10
Domenica 11 Febbraio 2018_02_11
Lunedì 12 Febbraio 2018_02_12
Chronos3
NUOVO EDEN
di e con Jessica Leonello
regia Manuel Renga
video Nicola Zambelli
scene Mario Leonello, Mario Barnabi, Manuel Renga
Immaginate di addormentarvi per quindici anni. Di risvegliarvi e tornare a fare un giro per le vostre città, cercando i luoghi impressi nella vostra memoria, le persone, le abitudini. Tutto sommato, a noi, pare non sia successo nulla. Ma per Cesare, che viveva nel cuore storico di un’operosa città del Nord Italia, quasi tutto è cambiato: il cinema Eden - che era l’ultimo cinema a luci rosse rimasto in città - si è trasformato in un cinema d’essai; il cricket è diventato il secondo sport più praticato e i suoi giocatori sono tutti indiani e pachistani ormai di seconda generazione; ogni semaforo si è trasformato in rotonda. Ai bordi della città solo residui industriali di vecchie fabbriche abbandonate e al loro posto un luna park e centri commerciali; perfino le prostitute anziane, coetanee di Cesare, sono le ultime rimaste, con le loro sedie, a lavorare in orario diurno nel centro storico, tra i vicoli di un quartiere simbolo dell’aggregazione e della vita popolare. Riaprite gli occhi e il vostro vecchio eden, è un nuovo eden.
Martedì 13 Febbraio 2018_02_13
Mercoledì 14 Febbraio 2018_02_14
Giovedì 15 Febbraio 2018_02_15
Venerdì 16 Febbraio 2018_02_16
Sabato 17 Febbraio 2018_02_17
CHRONOS3
MARIA SOTTERRATA-La terra trema, la volontà no
drammaturgia Davide Lo Schiavo
regia Valentina Malcotti
con Valeria Sara Costantin
scene e costumi Antonella De Iorio
realizzazione scene Gianmarco Malcotti e Antonella De Iorio
Uno spettacolo realizzato con il contributo del Comune di Gemona del Friuli e in collaborazione con LAB Laboratorio Internazionale della Comunicazione Maria Fantìn è una giovane ragazza di Gemona che sogna di diventare un’abile sarta e lavorare in un atelier di moda a Parigi. Il terremoto sconvolge la sua realtà: Maria rimane imprigionata sotto le macerie, non sa più dove si trova, non riesce ad uscire. In uno spazio e un tempo in continuo mutamento ripercorre la sua vita, nel tentativo di ritrovare la propria identità per sfuggire alla cinica Nostra Signora Morte, anch’essa rimasta incastrata sotto il terremoto, suo malgrado. Le parole di Maria rievocano la sua vita passata: l’infanzia, le amicizie perdute, il primo amore, la prima discoteca, il lavoro in manifattura, la Gemona sconosciuta di prima del terremoto, la sua famiglia. Maria combatte fra passato e futuro sospesa in un limbo di attesa: oscillando tra vita e morte, le circostanze del crollo e lo scacco con Nostra Signora Morte la costringeranno a compiere una scelta decisiva.
Domenica 18 Febbraio 2018_02_18
Lunedì 19 Febbraio 2018_02_19
Martedì 20 Febbraio 2018_02_20
Mercoledì 21 Febbraio 2018_02_21
Giovedì 22 Febbraio 2018_02_22
Il Servo Muto Teatro
FANTINE-Quando dal Caos nacque l'Amore
ispirato a “I Miserabili” di Victor Hugo
drammaturgia e regia Michele Mariniello
con Sara Drago
sound design Fabrizo Frisan
scene Silvia Cremaschi
“Fantine – Quando dal Caos nacque l’Amore” è un monologo tratto dal romanzo I Miserabili di Victor Hugo. Una rivisitazione del personaggio di Fantine, estrapolato dal contesto romantico-ottocentesco e fatto rivivere al giorno d’oggi. La storia racconta in chiave attuale le vicende del personaggio del romanzo, calato però nella degradata periferia di una grande città: un cupo agglomerato di palazzoni ad alveare da regime sovietico e case popolari. Fantine, rappresentata nell’attimo prima di morire, inizia a raccontare la sua storia animando situazioni e personaggi: la vita nella casa popolare, la storia dei suoi genitori, di come la mamma si sia rifatta tutta per poi fuggire in Belize con Jesus e di come papà abbia smesso di parlare, per fissarsi sul televisore. Racconta il luogo in cui vive, i panorami disperanti e le persone che vi abitano; racconta l’amore, unica possibilità, fra ignoranza e squallore, di cambiare il destino.

Venerdì 23 Febbraio 2018_02_23
Sabato 24 Febbraio 2018_02_24
Domenica 25 Febbraio 2018_02_25
Rassegna Palco Off
Onirika del Sud
LA VOCE DI PEPPINO IMPASTATO
di Giuseppe Caramagno
con Pierpaolo Saraceno e Mariapaola Tedesco
regia Pierpaolo Saraceno
Dalle frequenze di Radio Aut, radio libera fondata a Terrasini nel 1977, si poteva ascoltare la voce secca, diretta e sincera di un uomo semplice e umile, ma tanto forte da sfidare nella sua terra martoriata dalla mafia, la sua stessa famiglia mafiosa. Quell’uomo è Peppino Impastato, grande lottatore ma soprattutto grande spirito ribelle, ucciso a soli trent'anni su ordine del capo di Cosa Nostra, Gaetano Badalamenti (Don Tano), bersaglio preferito di Peppino nelle sue trasmissioni di Radio Aut. L’ambiente scenico è diviso in due parti: da un lato la madre di Peppino che racconta, con occhi pieni d’amore, il mondo del figlio, la sua lotta, la sua forza d’animo. Dall’altro, una serie di flashback che ripropongono la vita di Peppino, le sue azioni, ma soprattutto la sua voce.
Giovedì 01 Marzo 2018_03_01
Venerdì 02 Marzo 2018_03_02
Sabato 03 Marzo 2018_03_03
Domenica 04 Marzo 2018_03_04
Lunedì 05 Marzo 2018_03_05
Martedì 06 Marzo 2018_03_06
Il Giardino delle Ore/Teatro del Rimbombo/Belafonte
con il supporto di Teatro Binario 7 e Residenza Carte Vive
CANE SUGAR
di Simone Severgnini, Andrea Robbiano e Davide Bonaldo
supervisione drammaturgica Filippo Pozzoli
con Simone Severgnini e Andrea Robbiano
video e luci Davide Bonaldo
musiche Tommaso Severgnini
scene Francesca Mazzarello
Siete mai stati contattati dal profilo di un morto su facebook? Che fine fanno le nostre identità virtuali una volta che il corpo ci abbandona? Da questi interrogativi è partito il lavoro di ricerca per la realizzazione di “Cane Sugar”, progetto teatrale che intende indagare due grandi temi: l’identità e il lutto. La prima in quanto multiforme essere che vive sia in noi, sia nelle nostre appendici, oggi sempre più virtuali; il secondo in quanto ancestrale dolore dell’umanità. Ci si sono così aperte altre due grosse questioni che sono state il motore del lavoro drammaturgico e di ricerca attorale: dove sta oggi la mia identità? Quanto è ancora il corpo il depositario di quello che sono? E quanto ho realmente delegato al web di essa? Come cambia la percezione del lutto attraverso internet? Quanto il contatto, molto più stretto e realistico che ci viene permesso oggi dall’etere, con i nostri cari defunti, sta cambiando la nostra percezione della morte e della sofferenza ad essa legata? Può davvero il nuovo contatto che il web mi consente con i morti semplificare il processo di elaborazione del lutto? “Cane Sugar” è uno scherzo che si spinge oltre il limite. Uno spunto per riflettere sulla nostra nuova immortalità, forse un nuovo modo di riproporre il mito di Frankestein, laddove il ruolo che una volta era della corrente elettrica ora è del web: spinta pulsante che rianima anche il più defunto dei corpi.
Giovedì 08 Marzo 2018_03_08
Venerdì 09 Marzo 2018_03_09
Sabato 10 Marzo 2018_03_10
Domenica 11 Marzo 2018_03_11
Lunedì 12 Marzo 2018_03_12
Martedì 13 Marzo 2018_03_13
Mercoledì 14 Marzo 2018_03_14
Giovedì 15 Marzo 2018_03_15
Venerdì 16 Marzo 2018_03_16
Sabato 17 Marzo 2018_03_17
Domenica 18 Marzo 2018_03_18
Lunedì 19 Marzo 2018_03_19
Martedì 20 Marzo 2018_03_20
Compagnia Teatro Binario 7
AMORE ORGANICO
con Alfredo Colina, Rossana Carretto, Fabio Zulli
scritto e diretto da Corrado Accordino
assistente alla regia Valentina Paiano
scene e costumi Maria Chiara Vitali
Oggi tutto si può comprare. Qualcuno potrebbe dire che nei secoli è sempre stato così, ma ora più che mai è evidente il potere e il fascino che il denaro esercita. Tutto ha un prezzo, purché ci sia un compratore. Ebbene, uno dei mercati più fiorenti e longevi che la storia conosca è quello degli organi. La nostra storia si dipana esattamente tra le follie di questo mercato altamente sensibile. Un uomo e una donna hanno bisogno dello stesso trapianto di organi. Facile immaginare che, nella nostra storia, uno sia ricco e uno sia povero. E che il ricco prevarrà sul povero. Meno prevedibile è però la macchinazione che il povero sta escogitando. La ricca è una vedova senza scrupoli. Il povero è un vedovo disgraziato, senza un futuro né un passato dignitoso. E poi c’è un terzo uomo, bello, aitante, affascinante, un seduttore nato, che sconvolgerà le regole del gioco.

Giovedì 22 Marzo 2018_03_22
Venerdì 23 Marzo 2018_03_23
Sabato 24 Marzo 2018_03_24
Domenica 25 Marzo 2018_03_25
Lunedì 26 Marzo 2018_03_26
Martedì 27 Marzo 2018_03_27
Teatro Libero Palermo
CONTRAZIONI
di Mike Bartlett
traduzione italiana Monica Capuani
regia Luca Mazzone
con Viviana Lombardo e Silvia Scuderi
spazio scenico e paesaggio sonoro Luca Mazzone
progetto e realizzazione video Pietro Vaglica
luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo
Una manager e una sottoposta, una serie d’interviste, una morbosa curiosità che sconfina nell’ossessiva e ingombrante presenza voyeuristica dell’azienda nella vita privata dei propri lavoratori. Un testo asciutto e crudo del giovane e affermato drammaturgo inglese Mike Bartlett (Oxford 1980) – prodotto più volte dalla Royal Court e dal National Theatre di Londra – che mette due donne una di fronte all’altra, in una sorta d’intervista dove una è carnefice, l'altra è vittima. È un gioco di sottile tensione quello che si crea tra le due donne che, seppure nella consapevolezza che il potere trasforma le persone a prescindere dalla loro cultura, dal loro credo, dal loro genere sessuale, mette in luce aspetti inconsueti delle relative femminilità che si incrociano e si scontrano.
Mercoledì 04 Aprile 2018_04_04
Giovedì 05 Aprile 2018_04_05
Venerdì 06 Aprile 2018_04_06
Sabato 07 Aprile 2018_04_07
Domenica 08 Aprile 2018_04_08
Lunedì 09 Aprile 2018_04_09
Martedì 10 Aprile 2018_04_10
Mercoledì 11 Aprile 2018_04_11
Giovedì 12 Aprile 2018_04_12
Venerdì 13 Aprile 2018_04_13
Sabato 14 Aprile 2018_04_14
Domenica 15 Aprile 2018_04_15
prima nazionale
Compagnia Teatro Binario 7
MUNCH-La vita fa schifo, il panorama è bellissimo
di Corrado Accordino in collaborazione con Simona Bartolena
regia Corrado Accordino
assistente alla regia Valentina Paiano
scene e costumi Maria Chiara Vitali
Un urlo, un grido, uno spostamento della realtà dai contorni inafferrabili, un tormento che nasce in noi e si espande sulla vita intorno a noi: questo non è Munch, o meglio, non è solo Munch. E’ l’intero Novecento che si apre su queste premesse. Dio è morto, le guerre indossano per la prima volta nella storia l’aggettivo Mondiale, Freud ha cominciato a mischiare e confondere le carte, la modernità è sinonimo di grandezza, di volontà, di spinte propositive ma anche di isolamento, di nuovi paradigmi della paura, di nuovi contorni dell’anima. Tutto si trasformerà nel Novecento, tutto perderà il suo senso riconoscibile e oggettivo per trovarne un altro, meno afferrabile, meno riducibile, più potente e anche più pericoloso. Questo Tutto o smarrimento del Tutto, di un insieme che diviene attimo e atomo assoluto, che sa sprigionare potenza e bellezza e orrore insieme, è già impresso nelle anime di quegli artisti che sono in empatia con il mondo, qualunque sia il volto che il mondo sta assumendo.

Giovedì 26 Aprile 2018_04_26
Venerdì 27 Aprile 2018_04_27
Sabato 28 Aprile 2018_04_28
Domenica 29 Aprile 2018_04_29
Skené Company Milano
LA FORTUNA
Da Il Giocatore di Carlo Goldoni e Fëdor Dostoëvskij
drammaturgia Marika Pensa e Omar Nedjari
regia Omar Nedjari
con Enrico Ballardini, Michele Bottini, Giulia D'Imperio, Sergio Longo, Enrico Maggi, Marika Pensa
luci Ornella Banfi
in collaborazione con la Compagnia Teatrale dell'Università degli Studi di Milano e Compagnia Teatrale Odemà Il gioco d’azzardo non è solo una malattia contemporanea, è anche il sintomo di una distorta idea della realizzazione personale e del rapporto con il proprio Ego, promossa spesso dalle dinamiche economiche e sociali. In un’ambientazione estremamente contemporanea, che tende quasi al futuro, lo spettacolo vede in scena un caleidoscopio di personaggi, che i cinque attori interpretano aiutati da maschere non più della commedia dell’arte, ma del mondo moderno, come la maschera della donna rifatta per il personaggio di Gandolfa, anziana donna che vuole a tutti i costi apparire giovane e sposare Florindo. In un incubo serrato e incalzante il protagonista vivrà la sua discesa nel baratro della dipendenza da se stesso.

Mercoledì 02 Maggio 2018_05_02
Giovedì 03 Maggio 2018_05_03
Sabato 05 Maggio 2018_05_05
Domenica 06 Maggio 2018_05_06
Lunedì 07 Maggio 2018_05_07
Martedì 08 Maggio 2018_05_08
Mercoledì 09 Maggio 2018_05_09
Giovedì 10 Maggio 2018_05_10
Venerdì 11 Maggio 2018_05_11
Sabato 12 Maggio 2018_05_12
Domenica 13 Maggio 2018_05_13
prima nazionale
TLLT - Teatro Libero Liberi Teatri
KOBANE
di Fabio Banfo
regia Manuel Renga
con Corrado Accordino, Cinzia Spanò, Nicola Stravalaci, Matteo Vitanza, Roberta Lanave
produzione TLLT
Il testo è stato presentato in forma di lettura/studio al Milano Playwright Festival 2015 Maria ritorna a casa, convertita all'Islam, dopo essere stata rapita in territorio Siriano dai miliziani dell'Isis. Suo padre è un anziano docente di storia, malato di Alzheimer. Sua madre, Elena, sta sacrificando la sua vita per accudire il marito. Teo, il fratello, è un giovane omosessuale. Il vicino di casa, un carabiniere divorziato, cerca di aiutare Elena, di cui è innamorato. In questa piccola cellula di conflitti ideologici e di sangue, si sintetizza il magma ribollente che è oggi il Mediterraneo. Un testo che per parlare dell'Isis sceglie il tema dei foreign-fighter e di ambientare la storia in Italia, un paese di frontiera, il luogo ideale per raccontare la contrapposizione tra Occidente e Terrorismo Islamico. Una storia che si svolge in una famiglia, perché è un luogo sacro per entrambe queste due religioni, perché è un luogo di conflitti di sangue, così come lo sono i territori di guerra.

Lunedì 14 Maggio 2018_05_14
Martedì 15 Maggio 2018_05_15
Mercoledì 16 Maggio 2018_05_16
Giovedì 17 Maggio 2018_05_17
Teatro dell'Allodola
LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT - UNO STUDIO
di Rainer Werner Fassbinder
con Monica Faggiani, Valentina Ferrari, Bianca Iannaccone, Marisa Miritello, Elisabetta Torlasco, Greta
Zamparini e una giovane attrice da definire
regia Tiziana Bergamaschi
Il testo, del quale è stata realizzata anche una versione cinematografica con la nota attrice Hanna Schygulla nel ruolo di Karin, è sicuramente uno dei capolavori del drammaturgo regista tedesco e apre il ciclo dei suoi grandi melodrammi. E' la vicenda di una stilista di moda, Petra von Kant, ricca, affascinante, intelligente, tipica figura di donna emancipata e cosciente che cade però preda dell'amore per Karin, una ragazza di estrazione proletaria spregiudicata e senza scrupoli. I ruoli si ribaltano: la donna di successo, abituata a dominare gli altri, diventa schiava del suo oggetto amoroso. La grandezza del personaggio consiste proprio nella disperata determinazione di far vivere il proprio sentimento ad ogni costo, infrangendo passo dopo passo tutte le convenzioni sociali che lo impedirebbero: il rapporto con la figlia, l'amicizia con l'amica Sidonie, il rispetto per la madre ed infine l'equilibrio "ambiguo" con Marlene, una factotum onnipresente e completamente asservita, muto testimone per tutto lo spettacolo.

Venerdì 18 Maggio 2018_05_18
Sabato 19 Maggio 2018_05_19
Domenica 20 Maggio 2018_05_20
Rassegna Palco Off
CHRONOS3/ La Memoria del Teatro
LA COSA BRUTTA
di Tobia Rossi
regia Manuel Renga
con Francesca Vitale e cast in via di definizione
Premio Hystrio 2016
La storia di una famiglia come tante, senza eroi e senza vincitori, l’avventura tragicomica, allo stesso tempo comunissima e straordinaria, di un piccolo nucleo di esseri umani che affronta il tracollo finanziario, la perdita, la paura, lo smarrimento, la tristezza, l’indicibile tabù del dolore, della depressione. Fino all’invocazione della morte come liberazione e salvezza. Guardare i nostri famigliari da vicino, affacciarsi sul loro baratro e affrontare la vertigine della messa in discussione di ciò che riteniamo saggio, giusto, sensato: così una madre scopre che suo figlio è diventato un uomo e suo figlio scopre che la madre è una donna oramai anziana, fragile e fallibile, piena di ferite, meschinità e menzogne che racconta a sé stessa e agli altri, sola. Questa storia così intima e privata è adagiata sul manto muschiato della favola nera, con atmosfere che rimandano ai Fratelli Grimm e ai racconti di Hoffman, un incubo lungo una notte popolato da esseri umani, animali, forse anche mostri.
Giovedì 24 Maggio 2018_05_24
Venerdì 25 Maggio 2018_05_25
Sabato 26 Maggio 2018_05_26
Domenica 27 Maggio 2018_05_27
Lunedì 28 Maggio 2018_05_28
Martedì 29 Maggio 2018_05_29
Teatro del Simposio/A3 Apulia Project
STORIA DI UN IMPIEGATO
da Fabrizio De Andrè
drammaturgia Antonello Antinolfi
regia Francesco Leschiera
con Francesco Leschiera, Fabio Bagnato (chitarre e voce), Walter Bagnato (pianoforte, fisarmonica, voce), Umberto Gillio (batteria) assistente alla regia Alessandro Macchi “La Storia di un impiegato l’abbiamo scritta io, Bentivoglio, Piovani, in un anno e mezzo tormentatissimo e quando è uscita volevo bruciare il disco. Era la prima volta che mi dichiaravo politicamente e so di aver usato un linguaggio oscuro, difficile”- (Fabrizio De Andrè in un’intervista tratta dalla Domenica del Corriere del gennaio 1974). Uno spettacolo musicale che abbina la scrittura originale alle musiche e alle canzoni dell’artista suonate dal vivo. Uno spettacolo delicato perché…“le guerre quotidiane si vincono e si perdono nel più assoluto silenzio”.
Giovedì 31 Maggio 2018_05_31
Venerdì 01 Giugno 2018_06_01
Sabato 02 Giugno 2018_06_02
Domenica 03 Giugno 2018_06_03
Lunedì 04 Giugno 2018_06_04
Martedì 05 Giugno 2018_06_05
Compagnia Óyes
IL PREFERITO
drammaturgia e regia Dario Merlini
con Daniele Crasti e Dario Sansalone
assistente alla regia Greta Gentilomo
scenografia Dario Merlini
Due fratelli. Un odio antico. Irrazionale. Uno l'opposto dell'altro e allo stesso tempo uno lo specchio dell'altro. Si combattono, si invidiano, si feriscono a vicenda da tutta una vita, rubandosi a turno ciò che hanno di più caro. Saranno costretti ad allearsi per salvare la cosa più importante: il buon nome della Famiglia, non importa a prezzo di quali menzogne e quali crimini. Perché è solo sulla famiglia che puoi contare per sopravvivere in un mondo cinico e corrotto. Faranno i conti con il loro passato e si strapperanno le reciproche maschere nell'ultimo, disperato tentativo di conquistarsi l'amore di una donna e il favore di un padre anziano, agonizzante in un letto d'ospedale carico di segreti vergognosi.

Giovedì 07 Giugno 2018_06_07
Venerdì 08 Giugno 2018_06_08
Sabato 09 Giugno 2018_06_09
Domenica 10 Giugno 2018_06_10
Lunedì 11 Giugno 2018_06_11
Martedì 12 Giugno 2018_06_12
PianoInBilico in collaborazione con Amor Vacui
MATER CERTA-Storie di donne che vorrebbero essere madri
di Michele Ruol
regia Lorenzo Marangoni
con Andrea Bellacicco, Silvia Giulia Mendola, Silvia Rubino, Andrea Tonin
aiuto produzione Silvia Borsari
Una coppia vorrebbe un figlio, ma non ci riesce. “Mater certa” s’infila in questa discrepanza privata per raccontare cosa succede quando desiderio di maternità e paternità si scontrano con una realtà difficile e a volte impossibile da accettare. Il testo è strutturato in due atti: il primo, dedicato maggiormente alla figura maschile, si confronta direttamente con il mito, rivisitando la tragedia a lieto fine di Euripide, Ione, nella quale Creusa e Xuto si recano all’oracolo di Delfi perché non riescono ad avere un figlio. Il secondo atto invece è ambientato nel presente e dedicato alla sfera femminile. Segnalato al premio Hystrio Scritture di Scena 2017, questo lavoro affronta l’ossessione contemporanea per la maternità, idealizzata e indotta in forma di nevrosi collettiva.

Giovedì 14 Giugno 2018_06_14
Venerdì 15 Giugno 2018_06_15
Sabato 16 Giugno 2018_06_16
Domenica 17 Giugno 2018_06_17
Lunedì 18 Giugno 2018_06_18
Martedì 19 Giugno 2018_06_19
Teatrouvaille
DOVE CRESCONO LE ORTICHE
di Tobia Rossi
ispirato al film documentario “Grey Gardens” (1975) di Albert e David Maysles
regia Alessandro Castellucci
con Monica Faggiani, Paola Giacometti
e la speciale partecipazione di Justine Mattera
aiuto regia Alessandro Milone
scenografie Andrea Colombo
costumi Arionne Monique Medici
Un inconsueto pezzo di storia americana: il punto di vista di Big Edie e Little Edie Bouvier Beale, rispettivamente zia e cugina di Jacqueline Kennedy, indimenticata first lady e icona di stile. Una pièce dolceamara e desolata che racconta di due anime alla deriva passate alla storia come le parenti povere di Jacky, figure femminili border line perennemente sospese tra i ricordi di un passato di fasti e un futuro opaco e incerto. Lo spettacolo mostra allo spettatore, privilegiato e occasionale voyeur, la vita di questi due personaggi reali – icone cult in America ma poco conosciuti in Italia – e lo conduce alla scoperta del mondo di “mammina” e “tesoro”, creature fragili e disperate che si mantengono vive tra offese reciproche, vivono di ricordi, perlustrano la loro tenuta, i loro corpi e i loro cuori alla ricerca disperata di brandelli di umanità.

NOVITA’ ASSOLUTA!
TEATRO LIBERO ADERISCE A CLAPS – SPETTACOLO DAL VIVO
CIRCUITO LOMBARDIA ARTI PLURIDISCIPLINARI
NASCE LA PRIMA STAGIONE DI DANZA CONTEMPORANEA
FOCUS DANZA
Direzione artistica: CLAPS – Spettacolo dal Vivo
“Siamo felici di poter ospitare e rendere parte integrante della nostra stagione teatrale, la rassegna Focus Danza, con la direzione artistica di Luisa Cuttini e di CLAPS – Spettacolo dal Vivo. Una programmazione continuativa da gennaio a giugno, che porterà sul palco di Teatro Libero cinque fra le compagnie più interessanti della danza contemporanea italiana, in un percorso che possa arricchire il nostro campionario umano di DISQUILIBRI”.

Corrado Accordino, Manuel Renga, codirettori artistici di Teatro Libero

IL PROGRAMMA DI FOCUS DANZA29-30 gennaio 2018: NEW HORIZON - coreografie di Francesco Marilungo
Nel 2009 la sonda sviluppata dalla NASA per l’esplorazione di Plutone e le sue lune abbandonerà il sistema solare portando con sé un messaggio costituito da immagini e suoni, un breve autoritratto dell’uomo e della Terra destinato ad eventuali forme di vita extraterrestri.

26-27 febbraio 2018 :CHENAPAN - Compagnia MF, coreografie di Francesco Colaleo
La compagnia già ospite di diverse rassegna internazionali approda a Milano con una produzione, in prima regionale, che debutta nell’ambito della rassegna.

28-29 marzo 2018: TRE/14 - Dejà Donné, Coreografia di Virginia Spallarossa
Ogni momento esistito, che sta esistendo, che esisterà, che non è mai esistito e che mai esisterà qui, contenuto nel rapporto di una circonferenza e del suo diametro.

23-24 aprile 2018: ESEMPLARI FEMMINILI - Fattoria Vittadini, coreografia di Francesca Penzo, Tamar Grosz Il lavoro nasce dalla volontà di comprendere i diversi aspetti che arricchiscono il genere femminile e cosa significhi per due donne essere tali all’interno della società contemporanea.

21-22 maggio 2018: GEOOGRAFIE DELL’ISTANTE - TIR Danza/Manfredi Perego
L’istante è la frazione temporale che attiva il tempo dell’anima, della coscienza. Si muove tra le fratture di un tempo ordinato. Coglie, scuote, pizzica la geografia dell’anima. Genera energia, stimola percezioni, muta il corpo in funzione di ciò che è stato e lo attiva.
In “ENIGMA” di Massini, la protagonista femminile ad un certo punto dice: “In quegli anni non so cosa cambiò di più: io, i ragazzi, la Germania… Me ne resi conto tutto insieme. Durante? No. E’ incredibile come puoi continuare a vivere, un giorno dopo l’altro, con la sensazione che in fondo sia tutto come il giorno prima. La forza dei cambiamenti – quelli veri – sta nel fatto che non li senti. Ci ha fatto caso? E non li senti perché ci stai dentro. Immerso, anche tu. Sono talmente chiari che non li vedi. Fatto sta che in quei dieci anni molto cambiò. Tutto sembrava fermo, eppure tutto si muoveva. Io? Dentro. Lì. Ma eravamo dentro il frullatore, tutti.” La società oggi è all'interno di una profonda crisi, in una fase di ricerca di nuovi modelli. La crisi per sua definizione porta turbamento, sovverte una situazione. Come accade per la terra dopo un terremoto, per una stella dopo un’esplosione, per qualsiasi sistema in equilibrio che si conosca, la ricerca di nuovi modelli porta degli scompensi. Dei disquilibri. Il lavoro artistico che ha portato alla costruzione della stagione teatrale di Teatro Libero è stato quello di fotografare lo stato di disequilibrio della nostra società attraverso spettacoli che trattino tematiche contemporanee, oppure che raccontino personaggi che hanno fatto di questi disquilibri la loro scelta di vita. Sovvertire è stata la parola d'ordine. Disquilibrio indica un’evidente mancanza di equilibro, una situazione instabile. Così è il nostro modo di far teatro: instabile, evanescente, poetico, intenso, perennemente in disequilibrio rispetto alle correnti che sembrerebbero condurre il sistema. Il disequilibrio porta a cadere, porta a dover rischiare, a compiere passi inaspettati: scoprire il nuovo, il non consensuale, il diverso è una vera ricchezza. Essere messi in condizione di vivere qualcosa di non stabilito è un privilegio, scoprire un raggio di luce nelle difficoltà è un'ancora di salvezza. Concediamoci di fotografare quei momenti delicati e fragili. Concediamoci di sentirci, grazie ad essi, profondamente umani.
TEATRO LIBERO: STAGIONE 2017-2018
Corrado Accordino, Manuel Renga
Spazio della contemporaneità sui tetti di Milano… Teatro Libero attraverso la sua programmazione intende tracciare un percorso creativo fatto di sollecitazioni provenienti dalla realtà che ci circonda. Che siano rivisitazioni di autori noti o nuove drammaturgie originali, i titoli che si susseguono parlano del nostro presente. E lo fanno raccontando storie di oggi e di ieri, fatti di cronaca, accadimenti reali o immaginari che possano rappresentare un forte collegamento con il nostro sentire. Riletture di grandi personaggi della storia e dell’arte, nuove produzioni incentrate su temi di urgente attualità, spettacoli che ci rappresentano nelle nostre sensibilità e contraddizioni: DISQUILIBRI è un viaggio nella contemporaneità. Dal 2016, con la direzione artistica di Corrado Accordino e Manuel Renga, Teatro Libero è la casa di TLLT - Teatro Libero Liberi Teatri - l'associazione presieduta da Renato Lombardo che raggruppa sei diverse compagnie: La Danza Immobile, CHRONOS3, Palco Off, Effetto Morgana, Giorni Dispari, Fenice dei Rifiuti. Un Progetto di Residenza Urbana unico nella città di Milano. Oltre alle produzioni delle compagnie residenti, il teatro ospita spettacoli di compagnie scelte tra le proposte giovani più interessanti presenti sul territorio. E, per il primo anno, in forza dell’adesione a CLAPS – Spettacolo dal Vivo, Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari, si apre alla danza contemporanea.
 INFO BIGLIETTERIA:
Email: biglietteria@teatrolibero.it
Telefono: 02.8323126
ORARI SPETTACOLI:
dal lunedì al sabato alle ore 21.00 e domenica alle ore 16.00
Da maggio 2018 tutti i giorni alle ore 21
PREZZI BIGLIETTI PROSA STAGIONE 17-18:
INTERO € 18,00
RIDOTTO UNDER 25 / OVER 60 E TESSERE CONVENZIONATE € 13,00
UNDER 18 E SCUOLE DI TEATRO € 10,00
PREZZI BIGLIETTI FOCUS DANZA:
PREZZO UNICO € 13,00
ABBONAMENTI:
CARTALIBERA (5 ingressi) € 60,00
CARTALIBERA PLUS (10 ingressi) € 100,00
Teatro Libero di Milano
via Savona, 10 – 20144 Milano | www.teatrolibero.it

2017_09_28 DALL’INDIA A DE ANDRÈ alla Biblioteca Civica “Lucio Mastronardi”

Collettivo Culturale Rosa Luxemburg
Sala polivalente “Giuseppe Franzoso”
della Biblioteca Civica “Lucio Mastronardi”
Corso Cavour 82- Vigevano
DALL’INDIA A DE ANDRÈ:
NUOVO CICLO DI CONFERENZE DEL COLLETTIVO CULTURALE
 “ROSA LUXEMBURG” DI VIGEVANO
ingresso libero

S’inizia con una conferenza sull’India e si finisce con una serata dedicata a Fabrizio De André.
In mezzo tre incontri rispettivamente sui temi del lavoro, sulle questioni internazionali e sul rapporto tra ambiente e società.
E’ questo in sintesi il programma della sessione autunnale della “Scuola di cultura e politica” promossa dal collettivo culturale “Rosa Luxemburg” – Rete delle Alternative di Vigevano.
Tutte le conferenze saranno a ingresso libero e si svolgeranno sempre con inizio alle ore 21 presso la Sala polivalente “Giuseppe Franzoso” della Biblioteca Civica “Lucio Mastronardi” in corso Cavour 82 a Vigevano.

Giovedì 28 settembre 2017_09_28
IL LAVORO, LE CLASSI E LE LOTTE SOCIALI
Il primo incontro è in programma giovedì 28 settembre: la saggista Daniela Bezzi terrà una relazione sul tema “Il lavoro, le classi e le lotte sociali e di classe nelle periferie. Il caso dell’India oggi, a 70 anni dalla indipendenza”.

Giovedì 12 ottobre 2017_10_12
TRASFORMAZIONI CONTEMPORANEE DEL CAPITALISMO
si parlerà invece di “Le trasformazioni contemporanee del capitalismo e il lavoro. Robots e nuovi processi di produzione: disoccupazione, riduzione dell’orario di lavoro, politiche redistributive” e il relatore sarà Andrea Fumagalli, docente all’Università di Pavia.

Giovedì 26 ottobre 2017_0_26
DA TRUMP AL MONDO
Ad alcuni temi della questione internazionale oggi, “da Trump al mondo”, sarà dedicata la relazione di Giuseppe Abbà, della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista ed esperto di questioni internazionali, che interverrà nella serata di giovedì 26 ottobre.

Venerdì 10 novembre 2017_11_10
LA QUESTIONE AMBIENTALE E LA QUESTIONE SOCIALE
Antonio Bruno, della Rete delle Alternative e già consigliere comunale di Genova, sarà invece il relatore della conferenza in programma venerdì 10 novembre incentrata su “La questione ambientale e la questione sociale nella società e nelle istituzioni”.

Venerdì 1 dicembre 2017_12_01
FABRIZIO DE ANDRÉ
Infine, venerdì 1 dicembre il saggista e musicista Massimiliano Lepratti terrà una conferenza sul tema “Arte, cultura, politica. Il mondo a partire da Fabrizio De André”.

Come spiega il Collettivo Culturale “Rosa Luxemburg” nell’annunciare queste iniziative, si tratta di «cinque incontri e conferenze per fare il punto su alcune grandi questioni culturali e politiche del nostro tempo.
Un necessario approfondimento conoscitivo come ausilio per chiunque voglia avere qualche strumento in più come consapevolezza critica e per la propria azione nella società e nella vita quotidiana, in generale, e nei propri organismi sociali e politici di riferimento, in particolare».






2017_09_29 Chiesa di San Gregorio Magno Organista Daniele Sacchi

Venerdì 29 settembre 2017 ore 21
Chiesa di San Gregorio Magno
Via Lodovico Settala, 25 20124 Milano
ATM  1, 5, 33, 60, 81, MM1 Porta Venezia
CANONE INVERSO
Organista Daniele Sacchi
Musiche di Whitlock, Gigout, Ravel, Tchaikovskij, Rossini
Ingresso Libero
venerdi' 29 settembre, alle ore 21, si concludera' la rassegna sugli organi del Municipio 3 di Milano, organizzata dallo stesso municipio insieme a noi di .
Protagonista della serata, oltre allo splendido Balbiani-Vegezzi-Bossi (1970) della chiesa di San Gregorio, sara' un solista d'eccezione, Daniele Sacchi, che proporra' un programma che affianca le suggestioni tardoromantiche di Whitlock e Gigout ad alcune trascrizioni organistiche di brani di Ravel, Tchaikowskij e Rossini.
L'ingresso e' libero.

2017_10_05 ATIR al Teatro LaCucina con VALORE D’USO regia Antonio Viganò


Da giovedì 5 a domenica 8 ottobre 2017
Teatro LaCucina – OLINDA
c/o ex O.P. Paolo Pini - Via Ippocrate, 45 20161 Milano
VALORE D’USO
produzione ATIR in collaborazione con Comunità Progetto
all’interno del progetto di teatro integrato “Gli spazi del Teatro”
regia Antonio Viganò / collaborazione alla drammaturgia e alle visioni Gigi Gherzi / con Matteo Ambrosini, Edoardo Busnati, Cristina Ciminaghi, Luana De Lucia, Massimiliano Pensa e Chiara Tacconi / in collaborazione con in collaborazione con Teatro La Ribalta – Accademia Arte della diversità / si ringrazia Olinda per la collaborazione
Spettacoli: giovedì-venerdì-sabato ore 20.45 / domenica ore 16.00
Biglietti: 15.00/8.50 euro

“Essere sempre accompagnati, essere sempre compresi, essere sempre guardati, scusati, valutati, esposti... è insopportabile.
Questo è un destino obbligato, crudele, dei corpi non conformi, deformati, non convenzionali, eretici.

E questa condizione, in teatro, trova la sua esposizione in forma esagerata, spettacolare, circense, voyeristica.  A volte, quella condizione sociale, sul palco, viene consacrata, esaltata, altre volte diffamata, oltraggiata, esposta come semplice patologia.
In questo processo di creazione teatrale, che è solo all'inizio, abbiamo cercato, nella assoluta consapevolezza degli attori che sono sulla scena, di presentare, elencare, esporre e rappresentare (nel senso di trasfigurazione teatrale - coscienza poetica) i vari sguardi e valori d'uso che tutti noi, nessuno escluso, mette in gioco nel suo ruolo di spettatore.
Fatti cadere dentro un'arena, 6 attori cercano, ognuno a modo suo e con strumenti e linguaggi diversi, un modo, una forma, un'azione, un gesto, per compiacere, per affascinare, stupire o sorprendere il pubblico. Sembra che chiedano continuamente: "vado bene così?".”
note di Antonio Viganò

ACQUISTI ONLINE - STAMPA@CASA e salta la fila!
Con stampa@casa puoi entrare direttamente in sala senza nemmeno passare dalla biglietteria, solo mostrando il codice ricevuto sul tuo smartphone o la stampa della mail di conferma.
> nessuna maggiorazione di prevendita sul biglietto

BIGLIETTERIA
> fino al 29 settembre dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19 c/o il Teatro Ringhiera
> nei giorni di spettacolo solo da 1h30 prima dell’orario di inizio c/o il Teatro La Cucina
> prenotazioni telefoniche: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00
tel. 02.84892195 – prenotazioni@atirteatroringhiera.it

COME RAGGIUNGERCI
TeatroLaCucina
M3 Affori FN uscita via Ciccotti – scendere in testa al treno - Bus: 40,41,52 e 89
Facilità di parcheggio vicino al teatro

Laboratorio di Filosofie del Teatro
in collaborazione con ATIR

Con la prospettiva di offrire agli studenti e alla cittadinanza un’occasione unica di riflessione intorno alla relazione fra arte drammatica e ricerca filosofica, intendiamo proporre il laboratorio “Filosofie del teatro” proseguendo la collaborazione inaugurata nel 2016 fra Università Vita-Salute San Raffaele e Atir Teatro Ringhiera. La prima edizione del Laboratorio, svoltasi fra novembre 2016 e maggio 2017, ha inaugurato un confronto fra filosofia e teatro, intese come espressioni costitutive del nostro orizzonte culturale.
Come è accaduto per la prima edizione, il Laboratorio di Filosofie del Teatro 2017/2018 intende proporsi come un ciclo di incontri che vedranno affiancate una riflessione filosofica e una prospettiva artistica: l’intervento del filosofo sarà accompagnato dalla performance e da un dibattito con gli artisti. Si andrà così a costruire un dialogo sulla base di argomenti concordati e legati da un filo conduttore che accompagnerà il pubblico lungo l’intero ciclo. Ogni incontro prevede la presenza di un filosofo e di uno o più artisti. Il dialogo potrà svolgersi all’interno della scenografia dello spettacolo che seguirà. L’incontro sarà così strutturato:
Breve performance degli artisti tratta dallo spettacolo in scena nei giorni stabiliti per gli incontri
Intervento del filosofo
Intervento dell’artista e dibattito con il pubblico
Visione dello spettacolo
Aperto agli studenti e alla cittadinanza, il laboratorio si rivolge a chiunque sia incuriosito dall’intreccio inedito fra sapere teatrale e filosofico. Fra gli obiettivi formativi, ci proponiamo di fornire ai partecipanti gli strumenti per un’analisi filosofica dell’evento teatrale e dei suoi contenuti teorico-pratici. Inoltre, verranno acquisite conoscenze orientate ad una visione consapevole della rappresentazione teatrale nei suoi molteplici linguaggi, dalla drammaturgia alla regia, dal lavoro degli attori alla scenografia, dalle musiche alle luci. Al termine del corso verrà consegnato ai partecipanti un attestato di frequenza, grazie al quale saranno conferiti 3 CFU agli studenti.

CALENDARIO
Il laboratorio propone ai teatri che ospiteranno la stagione “On the road” di Atir i seguenti appuntamenti:

Giovedì 10 maggio 2018_05_10
Teatro Franco Parenti
Spettacolo: L’arte della gioia
Filosofo: Prof. Roberta Sala (Interfaculty centre for gender studies, UniSR)

Giovedì 24 maggio 2018_05_24
Teatro Manzoni
Spettacolo: Di a da in con su per tra fra Shakespeare
Filosofo: Prof. Massimo Donà (Centro di Metafisica e Filosofia delle Arti, UniSR)

Martedì 12 giugno 2018_06_12
Teatro Elfo Puccini
Evento conclusivo: La tragedia greca
Filosofo: Massimo Cacciari, professore emerito e fondatore della facoltà UniSR
Iscrizioni e informazioni:  filosofie.teatro@gmail.com

ATIR TEATRO RINGHIERA
Piazza Fabio Chiesa / Via Pietro Boifava 17
20142 Milano – tel. 02.87390039
info@atirteatroringhiera.it
www.atirteatroringhiera.it

2017_09_29 Planetario di Milano note… sotto le stelle

Venerdì 29 settembre 2017 ore 19.30
Planetario Fabio Peri - Milano
Celebri note… sotto le stelle!
ingresso libero

In programma:

Vincenzo Bellini (1801-1835)
Vaga luna che inargenti

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata op. 27 n. 2,  Al chiaro di luna - adagio sostenuto

Gioacchino Rossini (1792-1868)
Bel raggio lusinghier, da Semiramide

Fryderyk Chopin (1810-1849)
Notturno op. 9 n. 2

Giuseppe Verdi (1813-1901)
Tacea la notte placida, da Il trovatore

Claude Debussy (1862-1918)
Clair de lune

Giuseppe Verdi (1813-1901)
Volta la terrea, fronte alle stelle, da Un ballo in maschera

Midori Namikawa, soprano
Loris Peverada, pianoforte


29 e 30 settembre 2017 Meet me Tonight
2 Giornate faccia a faccia con la ricerca

Civico Planetario Ulrico Hoepli
Giardini Pubblici Indro Montanelli, c.so Venezia 57, MI


29 settembre 2017 ore 19.30
Celebri note… sotto le stelle!
con gli studenti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado

Anche la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado prende parte a Meet me Tonight, variante milanese della Notte dei Ricercatori, la grande maratona sulla ricerca e l'innovazione che ha luogo a Milano, come in altre importanti città d'Italia e d'Europa, il 29 e il 30 settembre 2017.
I grandi temi di questa edizione sono salute, ambiente e società, spazio e tecnologia.
L’appuntamento, promosso da Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e dal Comune di Milano, si svolgerà principalmente nelle due tradizionali sedi dei Giardini Indro Montanelli di via Palestro e del Museo.
Gli studenti della Civica Abbado si esibiranno sotto le stelle del Planetario, in uno scambio dialettico tra musica e scienza.
Il fascino del cielo stellato, ormai invisibile nelle grandi città, le immagini del telescopio spaziale e delle sonde, le scoperte dell’astronomia su Luna, pianeti e galassie faranno da contrappunto alle musiche e al canto.

2017_09_06 TOVARISH GORBACIOV DASVIDANIA nella Sala dell'Ottocento, Palazzo Roncalli

Venerdì 6 ottobre 2017 Ore 21
Sala dell'Ottocento, Palazzo Roncalli
Via del Popolo 17 Vigevano PV
IV Stagione Serate Musicali Diapason Bottega dei Suoni
PRIMA SERATA
TOVARISH GORBACIOV DASVIDANIA

Con il titolo "Il giro del mondo in 80 melodie", la IV Stagione delle Serate Musicali della Bottega dei Suoni di Diapason Consortium si apre venerdì 6 ottobre alle ore 21 con un viaggio attraverso la musica russa tra gli autori che l'hanno resa immortale.
Le serate musicali di Diapason, in forma di lezione-concerto ad orientamento didattico, sono a cura di Antonio Bologna e vedono la partecipazione di interpreti appartenenti al gruppo professionale "Bottega dei Suoni" nonchè di ospiti e specialisti.
In luogo della consueta prenotazione della singola serata, che richiede un contributo associativo di euro 5 a persona, sarà possibile scegliere la formula dell'abbonamento alle sette serate del calendario Bottega dei Suoni. L'abbonamento richiede un contributo associativo agevolato di euro 29 (invece di euro 35).
e-mail: bottegadeisuoni@mediumsize.org
Tel/Fax: 0381 73967
Web: www.diapason.it
In collaborazione con: Diapason Consortium

La programmazione delle Serate Musicali di Diapason Bottega dei Suoni riprende il 6 Ottobre con la IV Stagione che, con il titolo "Il giro del mondo in 80 melodie", si snoderà attraverso il seguente calendario:
Venerdì 06.10.2017 - Tovarish Gorbaciov Dasvidania
Venerdì 10.11.2017 - Dal nuovo mondo
Venerdì 01.12.2017 - Una banda di zingari
Venerdì 26.01.2018 - Bueno pa' gozar, mulata!
Venerdì 23.02.2018 - Mamma li turchi
Venerdì 20.04.2018 - Toreador, en garde!
Venerdì 18.05.2018 - Napul’è…

Le serate musicali di Diapason, in forma di lezione-concerto ad orientamento didattico, sono a cura di Antonio Bologna e vedono la partecipazione di interpreti appartenenti al gruppo professionale "Bottega dei Suoni" nonchè di ospiti e specialisti.
In luogo della consueta prenotazione della singola serata, che richiede un contributo associativo di € 5 a persona, sarà possibile scegliere la formula dell'abbonamento alle sette serate del calendario Bottega dei Suoni.
L'abbonamento richiede un contributo associativo agevolato di € 29 (invece di € 35).
Dato il numero limitato di posti, è raccomandata la prenotazione.

2017_10_11 TEATRO NUOVO di Milano ELVIS THE MUSICAL

AL TEATRO NUOVO di Milano
Mercoledì 11 Ottobre 2017_10_11
Giovedì 12 Ottobre 2017_10_12
Venerdì 13 Ottobre 2017_10_13
Sabato 14 Ottobre 2017_10_14
ORE 21
Domenica 15 Ottobre 2017_10_15
ORE 15.30
"ELVIS THE MUSICAL" 
trailer spettacolo 

Elvis a 40 anni dalla scomparsa rivive in un “rock musical”
Da quel 16 agosto 1977, quando il Re del Rock’n’Roll scomparve improvvisamente di scena,
sono trascorsi 40 anni, durante i quali le leggende sulla vita, ma soprattutto sulla morte, di Elvis Presley non hanno fatto che aumentare e rafforzarsi per milioni di fan in tutto il mondo.
Ora del mito si annuncia il ritorno in “ELVIS The Musical”, una biografia in musica della sua storia umana e professionale, ripercorsa attraverso le sue canzoni immortali.
18 performer in scena tra cantanti, attori, ballerini e musicisti e l’indispensabile band dal vivo.
La selezione dei protagonisti si è appena conclusa e a breve sarà resa nota la composizione del cast. “ELVIS the Musical”, attraverso le canzoni di “the King” e il racconto di vari personaggi che hanno vissuto intorno a lui,
svela i retroscena di una vita consacrata alla musica e sacrificata allo show­business.
In poco meno di due ore e attraversando un periodo storico di oltre quattro generazioni dagli anni 50 fino agli anni 70, i più significativi per la sua produzione artistica, vedremo quindi in scena intorno a lui tutte le persone più importanti e che sono state vicine ad Elvis durante la sua ascesa e poi caduta: la madre, il padre, i ragazzi della sua band, la moglie Priscilla, l’ultima compagna e il suo agente (il colonnello Parker). La tragica scomparsa di Elvis, mai del tutto accettata e fonte di innumerevoli leggende metropolitane, ridusse in lacrime e disperazione in milioni di persone in tutto il mondo, fan adoranti che lo amavano e continuano ad amarlo stregati da un carisma fatto di fascino, ribellione, dolcezza e sfrontatezza che attraversa i decenni con la stessa forza dirompente dalla quale è nato. Uno dei momenti scolpiti nella memoria comune è proprio quello del funerale a Memphis con oltre 150.000 presenti e vari milioni collegati in diretta tv.
Da questo prende il via il racconto dell’ascesa del Re del Rock’n’Roll, dal momento in cui un Elvis ancora con i capelli biondo naturale e camionista per necessità si ferma in un estemporaneo studio di registrazione su una highway qualunque, per registrare un disco istantaneo, un cosiddetto demotape, da regalare alla madre per il compleanno imminente.
Non fa in tempo a rivelare la sorpresa, che il suo incontenibile talento è già esploso, dando il via all’ascesa vertiginosa della prima vera e unica rockstar planetaria. Canzoni come Jailhouse Rock, It’s now or never (l’italianissima Oh Sole Mio), Suspicious Mind, My Way, That’s all right mama, Always on my mind e le tante altre indimenticabili colonne sonore di un’epoca lunga 4 decenni e ancora viva e contemporanea accompagnano il pubblico dello spettacolo, che non potrà fare a meno di appassionarsi alla storia e ai suoi protagonisti, in una rock’n’roll ride verso la tragedia ma anche verso la consacrazione all’immortalità. La produzione di “Elvis the Musical” è italiana, curata da Ilce e We4Show, mentre la regia è del pluripremiato Maurizio Colombi, che non solo ha all’attivo successi consolidati nel tempo come “Peter Pan” con musiche di Edoardo Bennato, e recenti come “Rapunzel” e “La Regina di ghiaccio” con Lorella Cuccarini, ma soprattutto ha firmato la regia di “We Will Rock You”, il musical dei Queen dedicato a un’altra icona immortale della musica, ovvero Freddie Mercury, andato in scena in Italia con enorme successo dal 2009 al 2011.
Colombi ha recentemente trascorso un breve periodo a Graceland, dove si è voluto immergere completamente nella magia del mito di Elvis Presley.

SEMPRE AL TEATRO NUOVO il 16-17 OTTOBRE, ORE 21
"CAVEMAN"
L'INVINCIBILE UOMO DELLE CAVERNE

2017_10_18 Teatro Nuovo, si ricorda Maria Callas con uno spettacolo di Anna Greggi

ASSOCIAZIONE CULTURALE SAN BABILA e SOLDOUT SRL
Nella stagione 2017/2018 propone
Giovedì 18 ottobre 2017, ORE 21.00 
TEATRO NUOVO - Milano
"CALLAS"
Spettacolo scritto e diretto da Anna Greggi.
Graciela Dorbessan, soprano
Corrado Amici, tenore
Alberto Galletti al pianoforte.
Anna Greggi e Gennaro D'Avanzo,voci recitanti

A 40 anni dalla morte dell'indimenticabile cantante, un racconto appassionato della sua vita tra amori,
carriera, errori e misteri riprercorsi dalle arie d'opera più famose del repertorio melodrammatico
italiano e no. Da Puccini a Bellini, Verdi e Bizet. Sul palco Anna Greggi e Gennaro D'Avanzo,
voci recitanti: la Callas e i suoi mariti. Spettacolo scritto e diretto da Anna Greggi.
Il Soprano Graciela Dorbessan, il Tenore Corrado Amici e il Maestro Alberto Galletti al pianoforte.

Nel 40° anniversario della morte di Maria Callas.

2017_10_01 Mercatino Enogastronomico della Certosa

Data :01/10/2017
Mercatino Enogastronomico della Certosa
Sede via del Monumento
Città: Certosa di Pavia (Pavia)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: Mercatino Enogastronomico della Certosa
Ottobre con il MEC
Una domenica d'autunno con il farmers' market della Certosa all'ombra del complesso abbaziale a metà strada tra Milano e Pavia

Mercatino Enogastronomico della Certosa
Domenica 1 Ottobre 2017
Dalle 9 alle 18
Via del Monumento, Certosa di Pavia (Pv)
In caso di maltempo, la manifestazione verrà annullata
Per informazioni 347 7264448

Pavia, Settembre 2017. Nuovo appuntamento con il farmers' market della Certosa di Pavia. Quando? Domenica 1 Ottobre quando il MEC giocherà in casa all'ombra della Chartres della Bassa Padana. L'incontro con le eccellenze enogastronomiche del triangolo del gusto steso tra le province di Pavia, Alessandria e Piacenza si rinnoverà poi, com'è ormai consuetudine, il 15 di Ottobre.
Squadra vincente non si cambia: altissima qualità e prodotti che sono un inno alla dieta mediterranea sono gli elementi sui quali si fonda il mercatino posto davanti al suggestivo, stupendo complesso abbaziale della Certosa di Pavia, gioiello dell'architettura monastica lombarda.

Nella vetrina del MEC il meglio del meglio della produzione agricola del Pavese, dell'Oltrepo, della Lomellina e del vicino Monferrato. Farmers' market a filiera corta e garantita che dà la possibilità ai consumatori di conoscere il meglio di questa zona vocata. Un variegato catalogo di tipicità ed eccellenze a filiera corta tra cui vini dei colli dell'Oltrepo, le pluripremiate Offelle di Parona, la pregiata produzione lomellina del salame d'oca di Mortara IGP, salame di Varzi, pane, croccanti di mandorla e nocciole fatti al momento.

Un paniere ricco quello del MEC, da acquolina in bocca, in occasione del quale sarà possibile assaggiare e acquistare il meglio della produzione agroalimentare lombarda con qualche incursione monferrina. In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata.


La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).
Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d'Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).



Contatti: Per informazioni 347 7264448
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: http://www.agenziareclam.it

2017_10_05 Quaranta gradi al Teatro Libero di Milano

5 ottobre – 10 ottobre 2017 | Compagnia in residenza TLLT
40 GRADI
drammaturgia e regia Andrea Maria Brunetti
con Fabio Banfo, Luigi Guaineri, Roberto Testa
assistente alla regia Serena Piazza
produzione Effetto Morgana
PRIMA NAZIONALE

Quaranta gradi sono i gradi della vodka, ma è anche la temperatura febbrile dell’anima russa, vera protagonista di questo atto unico che, nella lacerazione post-perestrojka, mette in scena la miseria, la follia alcolica, l’amore per il teatro e gli slanci mistici di due attori rimasti senza un soldo nel cuore della loro sconfinata e crudele terra. Ma soprattutto è un atto d’amore, sul palcoscenico, verso la Russia.

Due uomini, due attori russi, sullo sfondo della violenza e della criminalità degli anni ’90 si trovano, alla fine di una tournée invernale nella provincia battuta dal vento e dalla neve, bloccati in un paesino sperduto del nord, in una misera stanza ammobiliata. Qui, reduci da una apocalittica bevuta, senza un rublo in tasca, abbandonati dalla loro stessa Compagnia ripartita per San Pietroburgo, incontrano un uomo che vuole aiutarli: a patto che loro non facciano nulla per ricambiare il suo gesto. Ma i due senza saperlo gli salvano la vita, e l’uomo ora vuole riscuotere a tutti i costi ciò che gli è dovuto. Quaranta sono i gradi della vodka; quaranta sotto zero sono i gradi a cui scende la temperatura nella provincia russa, dove i due attori malandati stanno mettendo in scena il Macbeth di Shakespeare. Siamo nel post “perestroyka”, la ricostruzione attesa con speranza quasi mistica. Il dialogo è serrato: galleggia nell’alcol alimentando e distorcendo riflessioni su Dio, sull’arte, sulla morale, sul senso della vita. Il tutto con lo slancio tipico della “russkaja ducha”, l’anima russa, vera protagonista di questo atto unico.

Note di drammaturgia/regia
Vivevo e lavoravo a San Pietroburgo da un anno circa quando ho messo in scena un mio testo, Malamore, con un attore 50enne che si chiama Sacha Ronis. Alcolista, ex-primattore bello e famoso, un tempo insignito della medaglia “attore popolare dell’Unione Sovietica” (cosa che non mancava di ricordare appena aveva bevuto, con uno guizzo di dignità teatrale). Mi ha raccontato, durante le prove, di come negli anni novanta il teatro in cui lavorava, l’Alexandrinskij di San Pietroburgo, lo pagasse con 100 uova al mese. Salario proteico. E’ dal racconto di quell’attore, Ronis, che è partito tutto. Poi ho letto Vampilov, un autore sovietico che aveva scritto “20 minuti con un angelo”. Testo non tradotto che mi aveva subito colpito. Nel frattempo avevo in testa Beckett, finale di partita soprattutto, e ho trovato che nei personaggi sovietici di Vampilov ci fosse qualcosa di assurdo e apocalittico, esattamente come in Beckett, però con un sapore diverso: non algido, elegante e britannico, ma sporco, povero e ubriaco, alla russa. E poi c’era San Pietroburgo, il suo mondo teatrale ma soprattutto la gente che, nel frattempo, iniziavo a capire, e con cui passavo notti estenuanti, a bere e parlare, parlare, loro sono davvero la società della conversazione, sempre bevendo, sempre in cucina, o te o vodka, o entrambi. E spesso i loro racconti, ancora, sugli anni novanta, sulla criminalità che si era impadronita del vuoto rimasto in cui galleggiavano tutti. Probabilmente la mia intenzione era quella di mettere insieme tutte queste sensazioni, per fermarle in un qualche album di fotografie, in una cosa che avrei potuto prendere e portarmi via. Perché sapevo che un giorno me ne sarei andato. Era un posto dove stare, succhiarne il più possibile avidamente, e fuggire.

ANDREA BRUNETTI
Andrea Brunetti si è diplomato in drammaturgia alla Paolo Grassi di Milano e in regia alla scuola d’arte e mestieri della Scala di Milano. Ha vinto nel 2006 il premio Flaiano per il testo Malamore, messo in scena in Germania e in Russia (dove lui stesso ne ha curato la regia al teatro Lensoveta di San Pietroburgo). Ha lavorato come pedagogo presso l’accademia nazionale di teatro drammatico a San Pietroburgo. Con la compagnia fondata insieme a Fabio Banfo e Paolo Andreoni ha messo in scena vari spettacoli: Napoleone (di cui è anche autore) Ubu Roi (riscrittura da Jarry) Faust (riscrittura a partire da Christopher Marlowe), Lotta di negro contro cani (Koltés), Finale di Partita (Beckett), Giorni Felici (Beckett), lo Straniero (riscrittura da Camus). Le rappresentazioni si sono tenute in vari teatri italiani (Franco Parenti, Litta, Arsenale, a Milano e in vari teatri e festival a Napoli, Torino, Roma, in Argentina (tournée del Faust presso il festival itinerante El teatro del Mondo en Argentina) Germania e Russia. E’ autore di due romanzi (Nagott, L’amore male detto). Oggi lavora a Milano dove svolge le attività di regista teatrale e di regista pubblicitario.

EFFETTO MORGANA
La Compagnia

La compagnia “Effetto Morgana” fondata nel 2014 da Fabio Banfo e Serena Piazza. Ha all'attivo diverse produzioni: “Quello che le donne non dicono” (in Cile “Lo que las Mujeres non dicen”) e “Lenny”,  di cui curano soggetto, scrittura e regia e messa in scena. Per la Universidad Finis Terrae di Santiago del Cile dirigono “Sueňo de una noce de Verano”, saggio di diploma del quarto anno di recitazione dell'Universidad Finis Terrae di Santiago del Cile, con il Drammaturgo Julio Pincheira.
“Swing for Life!” e “Alfredino, l'Italia in fondo al pozzo” sono i progetti in cantiere della compagnia, rappresentati come “studio” al IT Festival 2015 e 2016 e al Festival Hu Topic di Milano.


Poetica

Effetto Morgana ha come scopo di raccontare, cercando di rappresentarlo, il mondo in cui viviamo. Solo uno sguardo che osserva, studia, penetra nel segreto profondo delle cose per strapparne un possibile senso, è uno sguardo significativo, capace di offrire l'opportunità di vedere e sentire la vita sotto una nuova e inaspettata luce. Abbiamo l'ambizione di agire nel suo significato letterale la parola riflessione: il nostro è un teatro su cui vorremmo venisse riflessa l'immagine del mondo, o meglio, di quella porzione di mondo su cui abbiamo scelto di far indugiare il nostro sguardo.

Date e orari:
da giovedì 5 a mercoledì 10 ottobre 2017 ore 21.00
domenica ore 16.00
biglietti:interi 18 euro, ridotti 13

Info biglietteria:
biglietteria@teatrolibero.it
telefono: 02.8323126
www.teatrolibero.it
Pr acquisto online: https://www.teatrolibero.it/40gradi
Ufficio stampa:
Simona Griggio, 3288839902
stampa@teatrolibero.it

2017_10_29 In Cooperativa per Amare la Musica allo SPAZIO TEATRO 89 Stagione 2017-2018

SPAZIO TEATRO 89
Indirizzo: via Fratelli Zoia 89, Milano, tel: 0240914901.
Rassegna
“In Cooperativa per Amare la Musica” 
Concerti Fior Fiore Coop
Stagione 2017-2018

Domenica 15 ottobre 2017_10_15, ore 17
“Bisogna sognare!”
Un secolo fa la Rivoluzione russa. Sarà ricordata con le musiche di due compositori (Shostakovich e Rachmaninov) che da diverse posizioni e con diversi esiti vi ebbero a che fare. Inoltre, con “Dark was the night” di Boccadoro, brano ispirato dall’omonimo gospel-blues di Blind Willie Johnson inserito nel Golden Record lanciato con la sonda Voyager nelle profondità cosmiche, oltre a esprimere il compianto per gli aspetti di tragedia intrinseci a tutti i sommovimenti storici, si farà un cenno alla lettura, anche in chiave astronomica, della parola “Rivoluzione”.

Shostakovich: Trio op.67;
Rachmaninov: 6 Romanze op.38;
Boccadoro: Dark was the night

Piercarlo Sacco, vl.; Andrea Scacchi, vcl.; Luca Schieppati, pf.
Con la partecipazione di Külli Tomingas, mezzosoprano.

Domenica 29 ottobre 2017_10_29, ore 17
“Prenderò una nuova strada”
Negli anni intorno al 1800 Beethoven maturò nuove consapevolezze sul linguaggio musicale e sui modi per svilupparlo radicalmente, pur non rinnegandone i legami con il passato. Un lavoro costante, instancabile, spesso visionario, che colloca la musica del Titano di Bonn in una eterna contemporaneità protesa verso l’Utopia. Si seguiranno le tracce di questa inesausta ricerca attraverso le Sonate op. 26, op. 27 n.1 e 2 e la trascrizione a 4 mani (originale dell’Autore) della Grande Fuga per Quartetto d’archi.
Davide Cabassi, pf.
Con la partecipazione di Emanuele Delucchi, pf.

Domenica 12 novembre 2017_11_12, ore 17
Rythm (R)evolution
All’inizio del XX secolo, i ritmi sincopati e le sonorità ruvide del ragtime conquistano il cuore e l’orecchio di tanti musicisti: il programma proposto da Jeffrey Swann parte da un omaggio a Scott Joplin per esplorare poi gli influssi della musica afro-americana sui compositori europei, con brani di Debussy, Hindemith e Stravinsky.
Jeffrey Swann, pf.
(in collaborazione con Serate Musicali)

Domenica 19 novembre 2017_11_19, ore 20.30
Auditorium Gaber - Grattacielo Pirelli
Evento speciale (fuori abbonamento)
Galà lirico e Premiazione del Concorso di Canto
“Coop Music Awards” - Premio Antonio Bertolini

Si ringrazia: Consiglio Regionale della Lombardia, Coop Lombardia, Serate Musicali

Domenica 26 novembre 2017_11_26 , ore 17
Pratica (rivoluzionaria)
L’Ensemble Fantazyas di Roberto Balconi guiderà gli spettatori alla scoperta dell’arte di Claudio Monteverdi e in particolare della sua “seconda pratica” che, emancipando la melodia dal severo contrappunto rinascimentale, rende possibile una sempre maggiore libertà espressiva, schiudendo preziose prospettive a tutta la musica dei secoli successivi.
Ensemble Fantazyas (Carlotta Colombo, soprano; Giulia Musuruane, soprano; Hyun Jung Oh, mezzosoprano).
Clavicembalo e concertazione: Roberto Balconi.
In collaborazione con Fondo Morosini per la musica e per la cultura.

Domenica 3 dicembre 2017_12_03, ore 17
Il cane, il gatto, io e te
Spazio Teatro 89 come un’arca di Noè musicale: dai cucù e coccodè barocchi ad asini ed elefanti novecenteschi, un percorso tra evoluzione degli stili e rivoluzione dei sentimenti. Al concerto sarà abbinata la mostra “Alimenta l’amore”, con foto di animali di Silvia Amodio. Musiche di Rameau, Alabyev, Liszt, Saint-Saens/Godowsky, Mahler, Satie, Poulenc, Messiaen e Boccadoro.
Külli Tomingas, mezzosoprano; Anna Vizziello, flauto; Alice Baccalini e Luca Schieppati, pf.
Con la partecipazione di Lisa Capaccioli, voce recitante.

Domenica 17 dicembre 2017_12_17, ore 17
Spettri, Fiabe, Romanze, Sonate
Foriero di rivoluzioni, lo spettro del comunismo inizia ad aggirarsi per l’Europa da che Marx ed Engels lo evocano in uno degli incipit più celebri di tutti i tempi. Carlo Galante ne trae un divertissement non privo di inquietudini. Insieme a questa prima assoluta, il rarefatto lirismo della Sonata di Shostakovich, una scelta di Lieder “senza parole” e i visionari “Quadri fiabeschi” di Robert Schumann.
Danusha Waskiewicz, v.la; Andrea Rebaudengo, pf.

Domenica 14 gennaio 2018_01_14, ore 17
Storie di Fantasmi
Le Storie di Fantasmi di Carlo Galante sono uno spettacolo tra musica e teatro, la cui elegante arguzia è adatta a un pubblico “da 0 a 100 anni”. La già sperimentata e brillante interpretazione del duo Moretti/Ravelli si avvarrà di una nuova regia di luci ed effetti firmata da Giorgio Bongiovanni.
Duo pianistico Antonella Moretti-Mauro Ravelli.
Con la partecipazione di Giorgio Bongiovanni, regia e voce recitante.

Domenica 28 gennaio 2018_01_28, ore 17
Singing Revolution
Liberarsi (anche) cantando: la centralità dell’esperienza vocale è sicuramente ciò che più accomuna il nostro “Paese del melodramma” e la piccola repubblica baltica d’Estonia, che compie 100 anni. Ne festeggiamo l’anniversario con i loro musicisti e le loro musiche, sulle ali del canto.
Heli Veskus, soprano.
Tarmo Eespere e Johan Randvere, pf.

Domenica 11 febbraio 2018_02_11, ore 17
Rapsodici, onirici, ludici
“Reveusement lent” è l’indicazione di tempo della 1a Rapsodia debussyana, il cui materiale tematico si disvela gradualmente come il contenuto latente di in una visione onirica. Negli anni in cui era sua allieva, Shostakovich ebbe a dire a Galina Usvolskaya di aver egli subito la sua influenza, non il contrario. E, indubbiamente, nella ascetica essenzialità del Trio di Ustvolskaya riconosciamo tanti aspetti del tardo stile di Shostakovich, che di questo stesso Trio citerà un tema nel Lied “Notte”, indizio (e, alla luce dei risvolti sentimentali dei rapporti tra il maestro e la studentessa, confessione) di come ci si possa evolvere anche con lo sguardo rivolto al passato. Il programma dell’Ensemble (ad assetto variabile) End of Time comprende anche le sonorità graffianti di Gershwin e Milhaud e l’elegante esotismo di Boutry, ulteriori esempi di rivoluzionarie evoluzioni nella musica del ‘900.
Debussy: Rhapsodie; Boutry, Asuka; Milhaud, Suite Op.157; Ustvolskaya, Trio; Gershwin: Rhapsody in blue.
Ensemble End of Time
Kymia Kermani, cl.; Lorenzo Gentili-Tedeschi, vl.; Alba Gentili-Tedeschi, pf.

Domenica 18 febbraio 2018_02_18, ore 17
Gran Duo, sconcertante!
Le magie sonore del primo clarinetto scaligero in perfetto equilibrio tra seduzioni liriche, slanci melodrammatici e virtuosistiche evoluzioni, insieme all’impeto del romanticismo lisztiano per l’omaggio alla rivolta, soffocata nel sangue, degli operai tessili lionesi nel novembre del 1831.
Sebastiani: Fantasie su Temi di Bellini e Rossini; Liszt: Lyon (“Vivre en travaillant ou mourir en combattant”); Weber: Gran Duo concertante;  Honegger: Sonatina;  Milhaud: Sonatina
Fabrizio Meloni, clarinetto; Takahiro Yoshikawa, pf.

Domenica 4 marzo 2018_03_04, ore 17
Rivoluzioni planetarie 
Non solo Storia: anche l’Astronomia ha qualcosa da dire sulle rivoluzioni. Le note dei Planets di G. Holst, nella rara versione originale per due pianoforti, saranno contrappuntate da annotazioni sul sistema solare esposte con spirito divulgativo dal professor Giuseppe Gavazzi.
Aki Kuroda e Luca Schieppati, 2 pf.
Introduce il prof. Giuseppe Gavazzi, ordinario di Astrofisica all’Università di Milano Bicocca

Domenica 18 marzo 2018_03_18, ore 17
“Elle n’est pas morte!”
La stagione si conclude con l’omaggio a una Rivoluzione fallita che, allo stesso tempo, ci scuote per la tragicità degli esiti, ci commuove  per la nobiltà dei principi ispiratori e ci sprona con il coraggio mostrato nel perseguirli: la Comune di Parigi, le cui vicende e il cui spirito imperituro (“Elle n’est pas morte!”, come recita la canzone d’epoca ad essa dedicata che dà il titolo al concerto) potremo rivisitare nel film “Novyy Babylon” (1929) di Kozincev e Trauberg, proiettato con le musiche originali di Shostakovich eseguite dal vivo in un nuovo arrangiamento “up-to-date” a cura dei Soul Takers.
Introduzione a cura di Giorgio Uberti, Public Historian.
Si ringrazia per la collaborazione: Fondazione Cineteca Italiana e Amici delle Serate Musicali.

Mail: info@spazioteatro89.org; www.spazioteatro89.org
Biglietti: intero 7 euro; ridotto (under 25, over 65, CartaPiù Feltrinelli, Soci Touring Club) 5 euro.
Abbonamenti: 12 concerti, intero 80 euro, ridotto 55 euro.

Musiche di Shostakovich, Rachmaninov e Boccadoro
domenica 15 ottobre allo Spazio Teatro 89 di Milano per il debutto della nuova stagione di classica tra rivoluzioni, evoluzioni e apparizioni

I sommovimenti della storia (ma anche della natura e dell’astronomia) sono i temi che caratterizzano la diciassettesima edizione della rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica”, organizzata dall’auditorium di via Fratelli Zoia 89. Nel primo concerto, in programma domenica 15 ottobre
e intitolato "Bisogna sognare!", spazio alle composizioni di Shostakovich, Rachmaninov e Boccadoro con la partecipazione del violinista Piercarlo Sacco, del violoncellista Andrea Scacchi, del pianista e Luca Schieppati e del mezzosoprano Külli Tomingas

Rivoluzioni, evoluzioni, apparizioni:  queste tre parole costituiscono il filo conduttore, tra nessi e associazioni di idee, della nuova stagione di “In Cooperativa per Amare la Musica”, la rassegna di classica organizzata dallo Spazio Teatro 89 di Milano e da Coop Lombardia in collaborazione con Serate Musicali.
Giunta alla diciasettesima edizione, questa rassegna -  al via domenica 15 ottobre nell’auditorium polifunzionale di via Fratelli Zoia 89 - si caratterizza, ancora una volta, per la proposta di concerti solistici e cameristici di notevole interesse in ambito strumentale e vocale (con programmi e organici vari e insoliti), per la presenza di interpreti famosi e di giovani talenti in rapida ascesa e per le guide all’ascolto, sintetiche ma esaurienti, che orientano il pubblico.
Nel suo significato storico-politico, la prima parola – “Rivoluzioni” - farà ricordare agli spettatori sia la nascita dell’Unione Sovietica, con l’ascolto di brani di due compositori russi (Rachmaninov e Shostakovich) che da posizioni e con esiti diversi ebbero a che fare con i rivolgimenti dell’Ottobre rosso, sia la “singing revolution” dei Paesi baltici, con un concerto di musiche e musicisti dall’Estonia. Senza dimenticare l’astronomia con The Planets di Gustav Holst, contrappuntati dalle annotazioni scientifiche dell’astrofisico Giuseppe Gavazzi, e con Dark was the night di Carlo Boccadoro che, oltre ad esprimere il compianto per i risvolti tragici intrinseci ai sommovimenti della storia, farà anche pensare agli spazi intergalattici: il brano del compositore italiano è, infatti, ispirato al toccante gospel-blues di Blind Willie Johnson, che - inciso sul Golden Voyager Record, il disco che si trova a bordo delle due sonde spaziali del Programma Voyager - vaga tuttora nello spazio. E ancora, auspice il Beethoven di Davide Cabassi, si potrà riflettere su quei particolari sviluppi dei linguaggi musicali che sembrano imporre un prima e un dopo, creando un’evidente soluzione di continuità nel flusso di un percorso storico che più frequentemente si sviluppa non per rivoluzioni bensì per evoluzioni.
La seconda parola-chiave della stagione di musica classica dello Spazio Teatro 89 è proprio “Evoluzioni”, come quelle di inizio Novecento con l’assimilazione di stilemi afro-americani da parte dei compositori europei, tema del concerto di Jeffrey Swann (12 novembre). Ma anche evoluzioni in senso biologico, relative quindi al regno animale cui sarà dedicato il concerto del 3 dicembre, abbinato alla mostra fotografica di Silvia Amodio intitolata “Alimenta l’amore”. Infine, evoluzioni anche nel senso, mutuato dalle arti coreutiche, di movimenti complessi, coordinati e avvincenti, risultanti da abilità e competenze fuori dall’ordinario: descrizione che ben si attaglia al virtuosismo impareggiabile del primo clarinetto scaligero Fabrizio Meloni, ospite dell’auditorium milanese il 18 febbraio.
Terza e ultima parola-guida della nuova stagione è “Apparizioni”, come quelle dei fantasmi antologizzati da Carlo Galante per il melologo in scena il 14 gennaio o come l’aggirarsi per l’Europa dello spettro del comunismo, evocato nel Manifesto di Marx ed Engels, acchiappato e trasformato in musica, anch’esso da Galante, per il duo Danusha Waskiewicz/Andrea Rebaudengo (17 dicembre). Apparizioni sono anche le immagini cinematografiche, tanto più se si tratta di quelle un po’ sbiadite di un film del 1929: la rassegna “In Cooperativa per Amare la Musica” si chiuderà, infatti, con la proiezione di "Novyy Babylon", raro film russo dedicato alla rivoluzione (fallita, ma mai morta: “Elle n’est pas morte!”, come recita la storica canzone ad essa dedicata) della Comune parigina, con le musiche originali di Shostakovich arrangiate per ensemble cameristico ed eseguite live dai Soul Takers.
Nessi, assonanze, associazioni d’idee, certo. Ma, soprattutto, gli organizzatori cercheranno di ispirarsi al motto, estrapolato dal “Che fare?” di Lenin, che dà il titolo al primo concerto, “Bisogna sognare!”, in programma, come detto, domenica 15 ottobre (ore 17; ingresso 5-7 euro), con musiche di  Shostakovich (Trio op.67), Rachmaninov (6 Romanze op.38) e Boccadoro (“Dark was the night”), con la partecipazione del violinista Piercarlo Sacco, del violoncellista Andrea Scacchi, del pianista Luca Schieppati e del mezzosoprano Külli Tomingas.

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